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Pesticidi: cosa sono, a cosa servono, classificazione e controindicazioni

Pesticidi: cosa sono, a cosa servono, classificazione e controindicazioni

pesticidi sono dei composti solitamente adoperati per annientare gli organismi ritenuti pericolosi.

L’Unione Europea ne ha fatto una suddivisione, classificandoli come prodotti fitosanitari se reali pesticidi, oppure biocidi se non ne fanno parte soltanto i pesticidi.

Cosa sono e a cosa servono i pesticidi

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pesticidi risultano essere delle sostanze, sia naturali che sintetiche, adoperate per eliminare gli organismi ritenuti pericolosi. In genere si utilizza il termine anche per intendere antiparassitari od erbicidi adoperati nell’agricoltura. Siamo in realtà parlando di sostanze impiegate per combattere tutti quei microrganismi che vanno ad arrecare danni ad alimenti durante la lavorazione o conservazione.

L’operato dei pesticidi corrisponde ai principi attivi contenuti. Queste sono sostanze, di origine naturale o sintetica, che ne spiegano l’attività tossica. Si suole aggiungere a questi anche delle sostanze adiuvanti, le quali vanno a migliorare l’azione dei pesticidi per più tempo, così da risultare più efficace.

Classificazione dei pesticidi

L’Unione Europea ha effettuato una grande suddivisione dei pesticidi, così da regolamentarne gli utilizzi ed i limiti:

  • Prodotti fitosanitari, adoperati in agricoltura, così da difendere le piante da possibili attacchi dei microrganismi.
  • Biocidi, adoperate per la disinfezione, e quindi per assicurare igiene umana, agli alimenti, vegetali ed animali, nonché per difendere  materiali come legno, liquidi, alimenti ed ambienti d’aria ed acqua dal deterioramento.

Si usa la parola pesticidi solitamente per intendere quei prodotti fitosanitari atti a far crescere in pieno benessere i vegetali, sovente in pericolo attacco da parassiti infestanti. Pesticidi e prodotti fitosanitari non possono dunque che essere dei sinonimi.

I pesticidi includono però anche i biocidi che si adoperano per combattere batteri, muffe, insetti e topi; in questi casi i nomi variano a seconda dell’uso. Per classificare i pesticidi è importante anche considerare: spettro d’azione, composizione chimica ed azione. Se volessimo però effettuare una classifica molto più specifica, allora dovrebbe essere così:

  • Prodotti fitosanitari od antiparassitari ->
    Insetticidi
    Acaricidi
    Fungicidi
    Molluschicidi
    Diserbanti od erbicidi
    Fitoregolatori
    Rodenticidi
    Repellenti
  • Biocidi ->
    Disinfettanti
    Preservanti
    Biocidi per controllare i microrganismi.

Controindicazioni dei pesticidi

Nonostante risultino essere particolarmente importanti per la corretta crescita dei prodotti agricoli in tutto il mondo, un eccesso di pesticidi possono anche comportare alcuni danni per la salute umana. E’ stata l’EFSA, Autorità Europea della sicurezza alimentare, a rendere nota la cosa.

Infatti con gli anni l’uso dei pesticidi sta notevolmente aumentando comportando danni non solo all’uomo, ma alla natura stessa. Sono stati numerosi infatti i pesticidi classificati in quanto nocivi per l’uomo, e dunque causa dell’insorgenza di diverse malattie.

Incremento dell’insorgenza del cancro

Secondo l’Oms ed AIRC, alcuni pesticidi come malathion, diazinon, glifosato, tetrachlorvinphos e parathion, possono concorrere all’insorgenza di agenti cancerogeni. A spiccare di più è il glifosato solitamente adoperato nell’agricoltura. Questo è molto presente in numerosi prodotti in vendita sul mercato, per cui chiunque di noi vi può entrare facilmente in contatto.

A detta dei ricercatori, il glifosato genera danni sulla genetica cellulare incrementando quindi il rischio di insorgenza cancerogena. Tutt’oggi, in Europa, l’uso ne è ancora consentito, e la legge che lo vieta dovrebbe entrare in vigore nel dicembre 2022.

Patologie al sistema endocrino

E’ dimostrato che i pesticidi possono andare a compromettere il funzionamento del sistema endocrino, visto che si uniscono ai recettori di diversi ormoni, bloccandone l’attività. I danni in se per se non saranno ben manifesti in maniera immediata, ma saranno ben riscontrabili con il trascorrere del tempo. 

Sono tutt’oggi in corso ulteriori ricerche affinché si capisca bene quale sia il loro operato sull’attività ormonale, ad ogni modo, i pesticidi incriminati risultano essere: insetticidi, clorurati, fungicidi, triazolici, imidazoli e triazine.

Effetti neurotossici sul cervello

Tra le comuni patologie neurodegenerative associate all’assunzione dei pesticidi troviamo:

  • Morbo di Parkinson
  • Alzheimer
  • Sclerosi Laterale Amiotrofica, o SLA.

Secondo alcuni studi effettuati nel 2004, queste patologie possono essere causate dall’unione di fattori ambientali predisposizione genetica. 

Effetto teratogeno

Molteplici dei pesticidi disponibili possono provocare delle problematiche al feto, per quanto riguarda le ossa, l’apparato cardiovascolare e neuronale. Le donne incinte, nel loro nutrimento, possono emanare direttamente queste sostanze al bambino, mediante placenta, mentre le done in fase di allattamento, mediante il latte.

Secondo delle ricerche avvenute in Olanda nel 2008, avvenuto su donne che lavoravano all’interno delle serre adibite alla coltivazione dei fiori, e quindi trattati con pesticidi, è stato dimostrato che si va incontro ad aborto in proporzioni 4 volte superiori alla norma.

Sterilità

I pesticidi, prevalentemente gli organifosfici, possono compromettere produzione ed azione degli ormoni, così da anormalizzare la qualità del seme maschile, generando problematiche per quanto concerne la riproduzione ed infertilità.

Alcuni studi hanno inoltre reso noto che tutte le donne che assumono abitualmente pesticidi presentano minori possibilità di incorrere in una gravidanza, oppure di portarla a termine.

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