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Orticaria Solare: che cos’è, sintomi, cause e possibili cure

Orticaria Solare: che cos'è, sintomi, cause e possibili cure

Risultante essere un’infiammazione atipica che subentra a seguito dell’esposizione ai raggi solari oppure artificiali, è l’Orticaria solare. Quest’ultima tuttavia ad oggi risulta alquanto ricorrente ed è per tale motivazione che risulta essere alquanto conosciuta anche nel campo medico.

Essa subentra nel momento in cui le cellule dell’epidermide di ciascun soggetto sono state esposte per lunghe ore ai raggi solari, facendo dunque far fuoriuscire preponderanti composti chimici (come ad esempio l’istamina), movente per il quale si ha la fenditura dei vasi sanguigni nonché del liquido che a sua volta tende ad essere colto all’interno della pelle, comportando prurigine e formazione di chiazze rossastre che solitamente tendono a rigonfiarsi.

In tal caso, hanno un aspetto similare alle vesciche oppure agli arrossamenti che si manifestano dopo 1 ora dall’esposizione ai raggi solari. Tuttavia, successivamente, scompaiono per poi subentrare nuovamente in decorsi similari non comportando mutamenti durevoli alla pelle. Laddove però la medesima dovesse intaccare un’area delle pelle alquanto ampliata, la fuoriuscita di liquido all’interno dell’epidermide comporta confusione mentale, pallidezza e voltastomaco.

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Dunque, risulta fondamentale, laddove dovessero subentrare tali sintomatologie, ovviare il peggioramento del trauma, contingento l’area affetta. Tende a colpire ogni singolo soggetto e qualsiasi sia l’età dello stesso.

Sintomi e cause dell’orticaria solare

Anche se non vi sono studi che ne affermino il reale movente, pare che l’infiammazione chimica subentri all’interno del corpo mediante la reazione che esso ha con i raggi solari, formando un’allergia che tende a manifestarsi sotto forma di orticaria.

Pertanto, il movente basilare di tale patologia risulta essere ancora anomalo. Sebbene si propaghi nei soggetti che sono soliti somministrare prodotti farmacologici (come aspirina e prodotto farmacologici similari alla morfina), l’orticaria solare subentra anche nel caso in cui il soggetto passi ore ed ore ai raggi solari causando la formazione di composti chimici all’interno del corpo.

Tuttavia, ovviando l’esposizione con tali fattori causa, risulta possibile salvaguardare e dunque curare il problema.

Spesso lo specialista tende a diagnosticare tale patologia usando il Phototesting, e dunque un aggeggio che rileva l’esecuzione dei raggi solari sull’epidermide. Tuttavia, avvolte ricorre alle analisi del sangue al fine di attestare la prognosi. Dosaggi differenti dei raggi solari nonché lunghezze d’onda alquanto percettibili risultano ripercosse (solitamente sull’epidermide della schiena) al fine di stimare l’ipersensibilità del soggetto ad ogni singola area dello spettro della luce, mettendo in paragone l’esito con quanto evidenziato nei pazienti non affetti. Al fine pertanto di salvaguardare e trattare l’orticaria solare, bisogna:

  • Ovviare l’esposizione ai raggi solari per tante ore e specialmente negli orari di sole maggiormente forti (dunque fra le 11:00 e le 15:00);
  • Prediligere un vestiario che protegga il corpo così come la testa (ad esempio cappelli con falda larga e magliette di cotone a manica lunga così come pantaloni);
  • Utilizzare pomate solari alte ed applicarle con frequenza;
  • Somministrare capsule antistaminiche, aventi la capacità di agevolare la salvaguardare e dunque l’abbassamento dell’orticaria solare;
  • Praticare fototerapia e terapia di desensibilizzazione, al fine di fortificare in maniera artificiale l’epidermide dei soggetti affetti da orticaria solare. I soggetti devono sottoporsi a tali trattamenti almeno dalle 3 alle 5 volte al settimana, esponendosi dunque ben 15 volte. A seguito di ciò risulta possibile evidenziare uno spessore maggiore dell’epidermide nonchè un accrescimento dei pigmenti, aventi pertanto la capacità di agevolare la sopportazione da parte della pelle del soggetto all’esposizione ai raggi solari;

Possibili cure dell’orticaria solare

Molteplici risultano essere i trattamenti fondamentale al fine di curare efficientemente tale sintomatologia, come:

  • la Plasmaferesi, e dunque un trattamento che prevede la rimozione di una zona del plasma sanguigno del soggetto mediante uno strumento nonché dei globuli rossi i quali tendono poi ad essere immessi nuovamente all’interno del flusso sanguigno del soggetto. Tale trattamento permette difatti la rimozione di un componente rintracciabile all’interno del flusso sanguigno causa spesso della patologia e rintracciabile all’interno di un ridotto numero di soggetti affetti. La plasmaferesi, tutt’oggi, però è ancora in sviluppo e difatti non riscontra sempre esiti positivi;
  • Prodotti medicinali capaci di abbattere le difese immunitarie, ad esempio il prednisolone e la ciclosporina aventi la capacità di conferire benefici sebbene i corrispettivi effetti collaterali ne razionano l’utilizzo specialmente nei soggetti affetti da orticaria solare aggravata;

Ad oggi, dunque, non esistono esperienze inerenti al fatto che l’orticaria solare sia infettiva ne tanto meno ereditaria. Tuttavia, il sottoporsi a viaggi risulta consigliabile previa la consultazione specialistica. Anche se la patologia necessiti di trattamenti curativi vi sono soggetti che hanno visto la scomparsa dell’orticaria solare ovviando alla somministrazione di prodotti farmacologici e/o terapie curative.

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