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Neuroma di Morton: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Neuroma di Morton: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Risultante essere una malattia che compromette un nervo sensitivo intermetatarsale del piede e che comporta dolenza localizzata, è il neuroma di Morton.

I nervi sensitivi intermetatarsali del piede risultano essere nervi plantari che sono posti accanto ai metatarsi e che tendono a proliferarsi all’interno dei nervi digitali. La terminologia neuroma pare stia a rappresentare un tumore, sebbene non sia vero.

Il neuroma, difatti, si compone di un procedimento di fibrosi che intacca la guaina di copertura dei nervi plantari intermetatarsali, cosiddetto epinervio. A seguito di codesto procedimento di fibrosi, la cosiddetta guaina di copertura tende ad ingrossarsi, producendo una palla che risulta essere avvertibile a contatto.

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Il neuroma subentra a qualunque fascia d’età, sebbene intacchi i soggetti di età compresa fra i 40 e i 50 anni. Coloro che tendono ad esserne maggiormente affetti, sono i soggetti femminili.

Cause del Neuroma di Morton

Primario movente del neuroma risulta essere ignoto. Studi in merito, ciò nonostante, risultano essere vari. In base alle ricerche svolte, ciò che causa il neuroma risulta essere l’attrito di un nervo intermetatarsale col metatarso annesso oppure la pressione svolta dalle ossa metatarsali che sono presenti all’interno, comportando l’arrossamento della guaina di copertura del nervo compromesso.

Difatti, codesti fattori comportano una successione di situazioni che comportano lo sviluppo del tessuto fibroso ignoto intorno alla struttura nervosa. Risulta opportuno affermare che, generalmente, il procedimento di fibrosi si svolge lungo le teste metatarsali. Questo subentra per ragioni di ambiente. In quanto, difatti, le teste metatarsali risultano essere delle ridotte sporgenze che urtano il nervo intermetatarsale annesso, causando irritazione. Diversificate cause incentivano il subentro del neuroma di Morton.

Fra queste, rientrano:

  • configurazione scheletrica del piede causa della patologia, poiché lo spazio fra i metatarsi risulta essere poco, e questo incrementa il pericolo di formare il neuroma di morton
  • utilizzo di calzatura con tacco alto, causa dell’esaurimento preponderante dell’avampiede, incrementando lo scontro fra i nervi intermetatarsali e i metatarsi. Codesta causa di pericolo sta a spiegare la causa del neruoma di Morton nelle donne
  • utilizzo di calzature piccole nella punta, che pigiano il metatarso, incentivando l’attrito di codesti col nervo intermetatarsale. Subentra soprattutto nei soggetti che svolgono calcio, alpinismo e sci
  • microtraumi e istigazioni contigue ai piedi, causa dello svolgimento di esercizio fisico come corsa e danza
  • compresenza di calli e borsiti ai piedi e deformazioni quali piedi piatti e dita a martello

Il nervo spesso dolente risulta essere quello che passa fra il terzo e il quarto metatarso. La causa di codesto caratteristico nervo intermetatarsale risulta da rintracciarsi nella struttura scheletrica del piede.

Lo spazio fra il terzo e il quarto metatarso risulta essere ridotto a differenza dello spazio che disgrega le ossa metatarsali e questo causa l’attrito del nervo intermetatarsale coi metatarsi annessi. Risulta opportuno sottolineare, ciò nonostante, che il neuroma di Morton intacca il nervo intermetatarsale posizionato fra il secondo e il terzo metatarso, e il nervo che passa fra il quarto e il quinto metatarso.

Sintomi del Neuroma di Morton

Codesto neuroma di Morton comporta sintomatologie localizzate, come:

  • dolenza
  • bruciore
  • brulichio e sfribramento

Solitamente, in aggiunta, coloro che sono affetti da codesta malattia manifestano il contiguo senso di avere all’interno delle calzature un sasso. Le sintomatologie del neuroma di Morton risultano evidenti durante la camminata oppure durante l’ozio.

Normalmente, il subentro risulta a gradi. All’inizio, risultano evidenti soltanto in determinate situazioni, susseguentemente, nel momento in cui lo spessore della guaina nervosa risulta essere ampliato maggiormente, avendo fattezze di fastidi cronici e durevoli. Il soggetto affetto manifesta il dolore nell’aria dell’avampiede e superficialmente alle dita dei piedi che sono poste a seguito dei metatarsi causa della malattia.

Solitamente, il dolore annesso al neuroma di Morton diventa maggiormente preponderante, nel momento in cui il soggetto utilizza calzature particolarmente piccole oppure con il tacco e nel momento in cui passa gran parte del tempo in piedi oppure svolte attività sportiva che causa stress al piede, come ad esempio la corsa. L’irritazione superficialmente alla pianta del piede spesso si prolifera sino alle dita del nervo compromesso.

Solitamente, brulichio e torpore intaccano la medesima area che presenta dolenza e bruciore. Codeste sintomatologie si aggravano, nel momento in cui il soggetto utilizza scarpe con il tacco oppure scarpe eccessivamente piccole. La traccia clinica del neuroma risulta essere il segno di Mulder. Sebbene tenda ad essere difficilmente evidenziato, ulteriore traccia che agevola lo specialmente a diagnosticare il neuroma risulta essere la compresenza di un lieve infossamento fra due metatarsi, infossamento che a contatto risulta essere similare ad una palla.

Il segno di Mulder risulta essere un congegno che scatta, che lo specialista evidenzia svolgendo una pigiatura annessa nelle zone particolari del piede. Primaria, mediante una mano, lateralmente ai metatarsi indolenziti. Secondaria, nell’area interdigitale che sussegue le ossa metatarsali dolenti.

Diagnosi del Neuroma di Morton

Al fine di diagnosticare il neuroma di Morton, bisogna svolgere un’anamnesi ed un test specifico. Gli specialisti, ciò nonostante, svolgono ricerche accurate mediante raggi X, ecografia e risonanza magnetica, al fine di redigere accuratamente una diagnosi chiara.

Raggi X

Codesti incentivano l’esclusione delle sintomatologie annesse al neuroma di Morton causa della microfrattura oppure dell’artrite.

Ecografia

Test che incentiva l’identificazione delle anormalità dei tessuti molli. L’utilizzo di codesto esame permette di ovviare che le sintomatologie del neuroma siano legate alla borsite oppure alla capsulite.

Risonanza magnetica nucleare

Codesto risulta avere la capacità di identificare la compresenza del neuroma di Morton. Codesto esame accurato risulta ottimale nel momento in cui le sintomatologie risultano essere momentanee e manifestano differenti perplessità in merito alla diagnosi clinica.

La diagnosi differenziale che si differenzia dal neuroma di Morton risultano essere:

  • capsulite dell’avampiede
  • forme di artrite
  • borsite
  • microfratture
  • osteocondrosi metatarsale

Ricerche differenti hanno sottolineato che circa l’80% dei soggetti affetti, hanno benefici dalle cure conservative, a differenza della restante parte che necessita di operazione chirurgica. Nei soggetti clinici, l’utilizzo di specifiche scarpe risulta bastevole al fine di abbassare i sintomi. La cura del neuroma con eccellenti esiti, risulta pertanto probabile. Ciò nonostante, risulta opportuno tenere a mente che, il procedimento di cura varia a seconda di differenti ipotesi, soprattutto in base alla struttura scheletrica del piede del soggetto.

Possibili cure del Neuroma di Morton

La cura del neuroma di Morton risulta essere conservativo oppure necessitare di operazione chirurgica. Generalmente, la prima risulta essere la cura solitamente cui si ricorre, a differenza dell’operazione chirurgica che tende ad essere scelta nelle situazioni che non hanno ottenuto risultati dalla precedente cura.

Rientrano nel primo complesso le cure ideate al fine di risolvere la problematica in maniera leggera, ovviando il ricorso all’operazione chirurgica.

In tal caso, il trattamento conservativo presenta differenti soluzioni, di cui:

  • utilizzo di plantari
  • uso di scarpe che non comprimono
  • utilizzo di ghiaccio
  • somministrazione di FANS
  • utilizzo di cortisone
  • sclero-alcolizzazione ecoguidata
  • radiofrequenza
  • fisioterapia

Ideati in base al soggetto, i plantari risultano essere ideati al fine di porli all’interno delle scarpe per abbassare la pressione che i metatarsi svolgono sul nervo dolente. Coloro che sono affetti dal neuroma di Morton, deve utilizzare soltanto calzature con punta allargata, al fine di ovviare ulteriori problematicità al piede.

Cambiare la tipologia di scarpe risulta essere essenziale per il trattamento del neuroma di Morton. L’utilizzo di ghiaccio per 20 minuti, durante le ore della giornata, permette di affievolire momentaneamente l’infiammazione e dunque la dolenza.

I FANS risultano essere prodotti farmacologici antinfiammatori che incentivano la supervisione della dolenza. In compresenza della patologia, manifestano vantaggi delimitati. Risulta opportuno a tenere a mente che, antecedentemente alla somministrazione di un FANS, il soggetto deve consultare uno specialista. Il cortisone risulta essere un prodotto farmacologico dalla funzione antinfiammatoria.

L’utilizzo nella zona affetta da neuroma, dunque, permette di affievolire l’infiammazione e l’annessa dolenza. Risulta opportuno, al fine di identificare la zona intaccata, l’utilizzo di un ecografo. Tuttavia, l’utilizzo di cortisone presenta benefici momentanei. In tal caso, lo specialista deve prendere in considerazione lo svolgimento di un ulteriore iniezione.

Ciò nonostante, è opportuno tenere a mente che l’utilizzo di codesto trattamento causa danneggiamenti per i tessuti tendinei e legamentosi del piede. Svolta dall’ecografo, la sclero-alcolizzazione ecoguidata prevede l’utilizzo di una sostanza contenete alcol nell’area dove presente è il neuroma di Morton. Risulta essere ottimale al fine di supplementarle al cortisone oppure all’operazione chirurgica.

Difatti, svolge azione efficace tossica per quanto concerne il tessuto fibroso sviluppatosi intorno al nervo dolente. Svolta mediante l’ecografo, l’ablazione a radiofrequenza consiste nell’esporre la zona dove presente è il tessuto fibroso ad una sorgente calda sviluppata da uno strumentario a corrente. Per quanto concerne l’efficienza, risulta essere pari alla sclero-alcolizzazione ecoguidata.

Per coloro che sono affetti da neuroma, la fisioterapia presenta stretching, al fine di agevolare il movimento caviglia e ai piedi.

Vi sono inoltre ulteriori tipologie di operazioni chirurgica utilizzabile in caso di neuroma di Morton, quali:

  • neurectomia, e dunque taglio del piede e rimozione della zona di tessuto fibroso
  • decompressione chirurgica, e dunque creazione di un ambiente intorno al nervo dolente
  • neuroablazione criogenica, codesta operazione chirurgica adopera basse temperature affinché risulti possibile annientare le fibre del nervo dolente che causano dolore

Generalmente, la neurectomia risulta essere efficiente. Ciò nonostante, non risulta manchevole da complicazioni. In determinati soggetti, il tessuto fibroso tende a formarsi nuovamente dopo l’operazione. L’eliminazione del tessuto fibroso causa un senso contiguo di torpore nella zona del piede. Nell’area del taglio risulta possibile la formazione di infezioni oppure di un’area callosa, conosciuta col denominativo di cheratosi plantare.

Al fine di salvaguardare il subentro del neuroma, risulta essenziale ovviare l’uso di calzature piccole in punta oppure con tacco. In aggiunta, coloro che svolgono attività fisica, devono utilizzare scarpe adeguate alla forma del piede. Coloro che stanno molto tempo in piedi, devono utilizzare tappeti antifatica, al fine di conferire consolazione ai piedi.

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