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Ipospadia: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Ipospadia: che cos'è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

L’ipospadia è una malattia anormale, che si manifesta negli uomini, e colpisce l’uretra. Nei soggetti che presentano la seguente patologia, il canale uretrale risulta essere di dimensioni inferiori rispetto alla norma, la sua fessura non risulta posizionata dove dovrebbe ovvero, sulla punta del membro.

Questo fattore provoca diverse problematiche riguardanti la minzione ed eiaculazione. I soggetti in cui questa patologia si manifesta sotto forma più acuta richiedono una particolare cura, poichè possono incorrere in malformazioni peniene.

Inoltre questa patologia necessita di un’operazione chirurgica al fine di riportare la fessura alla sua originaria posizione, ovvero sulla punta del membro. Si tratta di un intervento chirurgico molto complesso, ma che regala grandi risultati. Gli esperti consigliano di effettuare l’ipospadia nei primi anni successivi alla nascita del bambino.

Che cos’è l’Ipospadia ?

L’ipospadia, come visto, è un’anormalità fisica del membro, che prevede una diversificata posizione della fessura peniena, e della conformazione dell’uretra. Il canale risulterà più ristretto mentre il meato urinario, invece di trovarsi sulla punta del pene, si troverà in un punto qualsiasi del pene. Questa patologia è presente nei soggetti già dalla nascita.

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Inoltre, l’ipospadia può presentarsi sotto diverse forme, in base a dove alla posizione della fessura:

  • Ipospadia anteriore, si tratta della forma più lieve, dove il meato è spostato soltanto di una piccola porzione rispetto alla norma, può essere posto tra il membro e la  porzione subcoronale.
  • Ipospadia media peniana, si tratta della forma di gravità media, dove la fessura  può essere posizionata tra scroto e posizione subcoronale.
  • Ipospadia posteriore, si tratta della forma più acuta, ed include tutte le tipologie di ipospadia, in questo caso il meato è situato tra scroto e perineo.

Le forme più complesse di questa patologia sono sovente annesse ad ulteriori anormalità del glande oppure dell’apparato urinario. Le forme più comuni sono:

  • pene curvo congenito;
  • criptorchidismo;
  • idrocele ;
  • ernia inguinale;
  • malformazione ai reni.

Queste malformazioni, non vanno sottovalutate in quanto possono talvolta essere annesse a condizioni di intersessualità, dove il soggetto avrà sia caratteristiche maschili che femminili. All’origine possono esservi cause di vario tipo collegate ai cromosomi sessuali o agli ormoni sessuali.

Cause dell’Ipospadia

La manifestazione .di questa malattia è ancora oggi sconosciuta, ma nonostante ciò, secondo gli esperti le cause che portano ad essa potrebbero essere: la prima è legata al testosterone e allo sviluppo fetale, per quanto riguarda invece la seconda causa è legata alla familiarità.

Gli ormoni maschili, particolarmente appunto il testosterone, al momento dello sviluppo fetale, si occupano del corretto modellamento di uretra e membro. come abbiamo già visto, in presenza di questa malattia, lo svolgimento corretto del processo viene meno. Le fonti di questa malformazione sono ad oggi sconosciute, ma sembra che si manifesti un insufficienza di testosterone o che quest’ultimo sia poco efficace.

Quest’ipotesi rende anche molto più chiaro il fatto che, soprattutto nei casi più gravi dove è presente l’ipospadia, si manifesti il fenomeno dell’intersessualità.

Sintomi dell’Ipospadia

I principali sintomi che questa malattia presenta coinvolgono l’uretra: il canale, che la comprende, non è completa e la fessura non è posizionata nella sua corretta posizione, ma bensì risiede in una sede non adatta a lei. Anche il meato urinario non è posizionato sulla punta del membro, ma occupa un punto che varia da soggetto a soggetto sulla parte verticale del membro.

Inoltre, con il passare degli anni, sono stati identificati alcuni sintomi che, si manifestano quando è presene l’ipospadia, tra i sintomi più marcati troviamo:

  • difficoltà urinaria;
  • eiaculazione difficoltosa e precoce;
  • disturbi psico-fisici;

Molto spesso, nei soggetti in cui è presente l’ipospadia, si presenta anche un’ulteriore anomalia: il pene curvo ereditario.

Quest”ultima anomalia determina:

  • difficolta di erezione
  • prepuzio incompleto

Diagnosi dell’Ipospadia

La diagnosi di questa malattia viene effettuata attraverso un esame fisico del membro, solo attraverso quest’analisi, l’esperto che, in questo caso è l’urologo, è capace di determinare se vi è la presenza di anomalie collegate al membro e se la giacenza del meato urinario è corretta.

Anche se quest’anomalia si presenta alla nascita, non va dato per scontato che, venga vista e quindi c’è bisogno di effettuare un’accurata analisi al momento della nascita. Infatti, un’accurata diagnosi è necessaria affinché il neonato non vada a riscontrare problematiche più complesse in età adulta.

Come già detto, i casi più gravi, potrebbero causare l’intersessualità. Per essere a conoscenza di quest’ultima anomalia, bisogna effettuare test genetici e di valutazione ormonale.

Possibili cure dell’Ipospadia

Per eliminare il fenomeno dell’ipospadia, vengono effettuati interventi chirurgici.

L’operazione è utile per i seguenti motivi:

  • Motivo funzionale, ricostruendo l’uretra e posizionando la fessura del meato correttamente, il soggetto non riscontrerà difficolta durante la minzione; l
  • Motivo sessuale, per garantire la corretta erezione del pene, importante soprattutto nei soggetti che soffrono di pene curvo congenito;
  • Motivo estetico, poichè un aspetto consono del membro offre al soggetto sicurezza ed elimina l’imbarazzo, dovuto all’insufficienza sessuale.

QUAL È L’ETÀ  IDEALE PER OPERARE?

L’operazione può essere effettuate nei soggetti indipendentemente dall’età, l’età consigliata dagli esperti però intercorre tra i 4 e i 18 mesi di vita per vari motivi:

  1. poiché nei neonati il percorso post-operatorio è meno traumatico, rispetto a quello di un adulto;
  2. si evitano le conseguenze che si manifestano negli adulti.

Inoltre, è consigliato agire nei primi 5-6 anni di vita, se l’operazione non viene effettua alla nascita. Infatti, è stato confermato che nei bambini con i primi 2-4 anni di vita, il percorso post-operatorio è più traumatico in quanto non riescono a superare e  controllare il trauma psicologico inflitto.

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