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Ipertrofia Prostatica: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Ipertrofia Prostatica: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

L’ Ipertrofia Prostatica è una patologia molto comune che può manifestarsi a partire dal compimento del Cinquantesimo anno di età e si caratterizza per un ingrossamento della prostata che eccede le normali dimensioni.

Dolori addominali e problemi durante la minzione possono essere i primi sintomi di questa condizione che non deve essere assolutamente sottovalutata in quanto la mancata espulsione delle tossine può generare ulteriori problemi e dare vita ad infezioni dell’apparato urinario.

Da alcune indagini statistiche mondiali è emerso che tale disfunzione interessa circa il 6% della popolazione maschile, ed è per questo che dopo il compimento del quarantesimo anno di età è caldamente consigliato ad ogni uomo una visita di controllo dal proprio urologo.

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Essere ben informati è di fondamentale importanza per poter scorgere i primi campanelli d’allarme e non farsi trovare impreparati, così da poter intervenire tempestivamente ed evitare l’insorgere di complicazioni.

Leggendo questo breve articolo scoprirete tutto quello che c’è da sapere sull’ Ipertrofia Prostatica, che cos’è ed in cosa consiste, quali sono i sintomi e quali le cause, in che cosa consiste la Diagnosi e in che modo è possibile intervenire. Scopriamo ora insieme qualcosa in più!

Che cos’è l’ Ipertrofia Prostatica ?

Come accennato in precedenza l’Ipertrofia Prostatica è una patologia che si caratterizza per l’ ingrossamento delle pareti della Prostata che provoca una distorsione dell’uretra prostatica generando un’ostruzione che ostacola la fuoriuscita dell’urina.

Ricordiamo che la Prostata è una ghiandola presente nell’apparato genitale maschile responsabile della produzione del liquido prostatico, parte dello sperma, e può essere palpata mediante esame rettale.

Definita anche Adenoma Prostatico o conosciuta con la sigla BEP genera una un aumento nel numero di cellule nella zona centrale della ghiandola per cui il primo sintomo che si può avvertire è un dolore durante la minzione o una difficoltà nell’espellere le tossine.

In tal caso poichè si tende molto spesso a sottovalutare i sintomi, e la mancanza di un’adeguata prevenzione, possono far si che le tossine non espulse correttamente causino infezioni o diano vita a fenomeni di calcolsi.

Niente allarmismo perchè fortunatamente non si tratta di una neoplasia maligna, perciò non si tratta di un tumore malgino.

Esiste una probabilità del 40% per gli uomini oltre i 40 anni di poter contrarre tale patologia, probabilità che aumenta con il passare degli anni.

Sintomi e Cause dell’Ipertrofia Prostatica

sintomi possono essere diversi e di diversa intensità e variare da individuo ad individuo presentandosi singolarmente o congiuntamente come:

  • dolori addominali
  • problemi nella minzione
  • sensazione di non aver svuotato completamente la vescica
  • necessità di andare molte volte al bagno anche durante la notte
  • incontinenza
  • bruciore durante la minzione
  • ritenzione urinaria
  • riduzione del gettito dell’urina fino a poche gocce
  • calcoli vescicali
  • presenza di sangue nelle urine
  • insufficienza renale

Poiché si tratta di una patologia che differisce da uomo ad uomo il mondo medico accademico non è concorde nel definire un quadro di cause provocano tale condizione.

Tuttavia bisogna sempre considerare fattori genetici, ormonali, presenza di ulteriori malattie o disfunzioni che si associano con l’ età.

Un fattore comune può essere l’ aumento della produzione di estrogeni a partire dai 35 anni che aumenta il rischio di contrarre tale disfunzione in quanto le pareti muscolari prostatiche sono ricche di recettori degli estrogeni.

Diagnosi e possibili cure dell’Ipertrofia Prostatica

La Diagnosi dell’Ipertrofia Prostatica generalmente consiste nell’esame rettale effettuato dall’urologo che con una rapida palpazione della prostata, anche se può essere fastidiosa, constaterà un suo eventuale ingrossamento.

Successivamente si potrà procedere con ulteriori analisi per scongiurare la presenza di ulteriori condizioni e malattie come:

  • analisi delle urine
  • analisi del sangue
  • ecografia dei testicoli
  • Psa
  • ecografia dell’addome
  • Uroflussimetria per misurare il gettito urinario
  • biopsia ecoguidata

Una volta accertata la presenza di tale condizione il trattamento può essere molto diverso e può consistere in:

  • terapia farmacologica, possono essere prescritti degli Inibitori della 5-a-reduttasi per ridurre lo sviluppo e la crescita delle cellule oppure degli Alfa Litici che facilitano lo svuotamento della vescica ed aumentano il gettito urinario.
  • terapia comportamentale, intraprendere una dieta ricca di fibre, frutta, proteine evitando l’assunzione di alcolici e tabacchi, cibi fritti e bevande zuccherose preferendo invece bere almeno 1l di acqua al giorno e praticare una sana attività fisica;

Si può procedere anche con il Trattamento Chirurgico mediante:

  1. TURP, ossia Resezione Transuretale della Prostata mediante un resettore che utilizza un corrente bipolare a radiofrequenza che consente di rimuovere la parte interessata; è una procedura non troppo invasiva in quanto il ricovero in ospedale non supera i 5 giorni e si può procedere con un’anestesia parziale o totale;
  2. LASERTERAPIA, mediante il Laser al Tullio i tessuti sono soggetti ad una forte energia che permette la vaporizzazione dell’ipertrofia prostatica anche se i tempi sono molto lunghi ed è necessaria l’anestesia totale;
  3. Chirurgia a cielo aperto, solo in caso di ulteriori complicanze o nel caso l’ingrossamento superi i 150 mm
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