1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle(3 voti, voto medio: 3,33)
Loading...

Encefalite: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Encefalite: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Per encefalite si intende l’infiammazione dell’encefalo, che, con il midollo spinale, formano il sistema nervoso centrale, SNC. L’encefalite rappresenta una vera e propria emergenza medica, per cui bisogna intervenire con il trattamento in maniera repentina.

Solitamente le cause dell’encefalite sono ignote, o perlomeno non identificabili, mentre nei restanti casi, all’origine vi sono delle infezioni virali ed anormalità del sistema immunitario. I casi più rari sono invece dovuti ad infezioni batteriche, protozoarie fungine. 

I sintomi dell’encefalite fanno solitamente pensare ad un’influenza, nonostante nel giro di 24/48 ore questi evolvano in sintomi decisamente più gravi e spossanti. E’ quindi importante effettuare una veloce diagnosi, così che il medico possa consigliare la migliore terapia. E’ comunque impostante sapere che il trattamento è basato sulle cause, e laddove queste siano gravi, può esser anche richiesto il ricovero in ospedale. 

Che cos’è l’encefalite?

La parola encefalite ha origine greca, ed altro non è che l’unione di 2 termini, quali “enchefalos”, ἐγκέφαλος, che vuol dire “encefalo”, ed il suffisso “-ite”, che significa “infiammazione”.

Come già visto, quindi, l’encefalite è proprio l’infiammazione dell’encefalo, quale componente fondamentale, insieme al midollo spinale, che compongono il sistema  nervoso centrale. Si tratta di una condizione morbosa alquanto grave che necessita di un repentino trattamento.

Sintomi dell’encefalite

Pubblicità

L’encefalite si manifesta con sintomi somiglianti all’influenza, e quindi febbre alta, intorno ai 38°C, mal di testa, nausea, vomito e dolori articolari. Solo passate le 24/48 ore questi tenderanno ad aggravarsi, portando:

  • Variazioni nello stato mentale, con confusione, disorientamento e sonnolenza
  • Epilessia
  • Personalità e comportamento alterati
  • Perdita di conoscenza.

Sintomi non comuni

Vi sono ulteriori forme di encefalite che possono determinare altri sintomi, quali:

  • Fotofobia, quale sensibilità alla luce
  • Incapacità nel parlare
  • Incapacità nel controllo del movimento
  • Collo rigido
  • Allucinazioni
  • Perdita della sensibilità
  • Perdita in parte o in toto della vista
  • Movimenti involontari degli occhi
  • Eruzione cutanea, o esantema cutaneo oppure eruzione cutanea, quale segno inconfondibile delle infezioni virali.

Queste sintomatologie si manifestano in base alla regione dell’encefalo colpita, ma anche da un coinvolgimento contemporaneo delle meningi, condizione altrimenti conosciuta come meningoencefalite. 

Cause dell’encefalite

Nella maggioranza dei casi, l’encefalite insorge per cause sconosciute, mentre a seguire ci sono le infezioni virali, od encefaliti virali, per poi avere:

  • Anormalità del sistema immunitario, od encefaliti autoimmuni
  • Infezioni batteriche, od encefaliti batteriche
  • Infezioni protozoarie, od encefaliti protozoarie, o dovute a protozoi
  • Infezioni fungine, od encefaliti fungine. 

Encefalite virale

E’ possibile suddividere le encefaliti virali in ben 2 categorie, quali:

  1. Encefaliti virali primarie, causate da virus i quali vanno ad infettare l’encefalo.
  2. Encefaliti virali secondarie, sarebbe a dire quella tipologia dall’insorgenza dopo molto tempo dall’infezione, vista una sbagliata reazione del sistema immunitario. In questa categoria, l’infezione va ad alterare l’andamento delle difese immunitarie del soggetto infetto, facendole divenire più aggressive con l’organismo, che al contrario dovrebbero proteggere.

I virus che possono indurre all’infezione sono invece:

  • Herpes virus, alla quale categoria appartengono:
    ➜ herpes simplex virus di tipo 1, o HSV1, noto anche come herpes labiale
    ➜ herpes simplex virus di tipo 2, o HSV2, noto anche come herpes genitale
    ➜ varicella zoster virus 
    ➜ Epstein-Barr virus, noto anche come virus della mononucleosi.
    Solo in rari casi questi virus arrivano all’encefalo del soggetto infetto.
  • Enterovirus, tra i quali che hanno la capacità di arrivare all’encefalo, provocando l’infiammazione, troviamo:
    ➜ poliovirus
    ➜ 
    coxsackievirus.
  • Alcuni virus trasmissibili con la puntura di zanzara, ed ulteriori insetti ematofagi, o che succhiano sangue. Gli agenti virali rientranti in questa categoria sono invece:
    ➜ West Nile virus 
    ➜ virus di La Crosse
    ➜ virus dell’encefalite equina
    ➜ virus dell’encefalite giapponese
    ➜ virus dell’encefalite di Saint Louis.
  • Virus trasmissibili dalle punture di zecche, tra i quali rientra la categoria Flavivirus, la medesima dei virus delle dengue e della febbre gialla. Questa tipologia di encefalite viene definita TBE, o Tick-Borne Encephalitis, ovvero “Encefalite da puntura di zecca”.
  • Virus della rabbia, contratto mediante morso di animali già infetti; questa tipologie è però alquanto rara.
  • Virus del morbillo, virus della parotite virus della rosolia, quali infezioni classiche dei giovani, almeno fino all’arrivo del vaccino; questi possono provocare delle forme di encefalite secondaria.
  • Virus dell’AIDS, HIV, quale infezione può determinare un’encefalite cronica, definita encefalite cronica progressiva.
  • Virus JC, che anche se in rari casi, può comportare un’encefalite dai tratti cronici, e viene sovente definita leucodistrofia multifocale progressiva.

Encefalite autoimmune

Le encefaliti autoimmuni rientrano fra le malattie autoimmuni, le quali peculiarità sono una risposta elevata ed alterata da parte del sistema immunitario. Per qualche strano motivo, gli elementi costituenti il sistema immunitario, prevalentemente cellule e glicoproteine, dei soggetti rientranti in questa categoria, vanno ad aggredire gli organi ed i tessuti sani, arrecando così anche gravi danni.

Numerosi studi hanno portato alla luce il fatto che vi possa essere un legame fra queste malattie e tumori in un organo interno dell’organismo. Bisogna ancora dimostrare se sia realmente la neoplasia ad alterare questo comportamento; gli studi sono ancora in corso.

Encefalite batterica

I batteri maggiormente coinvolti nell’encefalite possono essere:

  • Borrelia burgdorferi, altresì conosciuto como “betterio della malattia di Lyme”.
  • Bortella henselae
  • Mycoplasma pneumoniae.

Questa tipologia di encefalite risulta essere però fra quelle più rare.

Encefalite protozoaria

I protozoi che possono causare l’encefalite sono:

  • Protozoo della toxoplasmosi, conosciuto anche come Toxoplasma gondii.
  • Plasmodio della malaria.
  • Naegleria fowleri, noto anche come “protozoo dell’encefalite amebica primaria”.

Diagnosi dell’encefalite

La diagnosi dell’encefalite non è fra le più semplici, prevalentemente se in fase iniziale, visto che i sintomi sono poco specifici. I sintomi potrebbero essere infatti confusi con una semplice influenza od uno stato moroso.

Più si ritarda la diagnosi, più tempo passa dall’inizio della terapia, la quale dovrebbe avvenire quanto più presto possibile. Per riconoscere l’encefalite risultano necessari:

  • Esame obiettivo
  • Test strumentali di scansione dell’encefalo
  • Esami del sangue
  • Puntura lombare
  • Elettroencefalogramma.

Esame obiettivo

Durante l’esame obiettivo, il medico andrà a visitare il soggetto, ponendo particolare attenzione su segni clinici esterni, chiedendogli inoltre i sintomi. Questa è una tappa obbligatoria, così che sarà possibile stabilire quali altri esami effettuare.

Test strumentali di scansione dell’encefalo

Il medico passerà ad effettuare i test strumentali di scansione dell’encefalo, al fine di:

  • Avere la certezza che i sintomi siano per encefalite e non ictus, tumore al cervello od aneurisma.
  • Per encefalite presente, osservare a che grado l’infiammazione abbia apportato danni all’encefalo.

Tra questi test, quelli maggiormente praticati sono:

  • TAC cerebrale, dove il soggetto verrà esposto ad elevate radiazioni ionizzanti.
  • Risonanza magnetica nucleare cerebrale, RMN cerebrale, non invasiva ed innocua rispetto alla precedente.

Esami del sangue

Prelevando un campione di sangue del soggetto, si potrà risalire alla tipologia dell’agente infettivo che ha provocato l’encefalite.

Puntura lombare

Per puntura lombare si intende un prelievo di un campione di liquido cerebrospinale, liquor, per poi analizzarlo in laboratorio. Ciò avviene andando ad inserire un ago tra le vertebre lombari L3-L4 oppure L4-L5.

Così come avviene con le analisi del sangue, anche la puntura lombare permette di identificare quali siano le cause scatenanti l’encefalite; si otterranno maggiori informazioni sull’agente infettivo che ha provocato l’infiammazione dell’encefalo.

Elettroencefalogramma

L’elettroencefalogramma consiste nella registrazione, assolutamente indolore, dell’attività elettrica dell’encefalo. In caso l’infezione ci sia, allora la registrazione avrà delle anormalità, che solo l’esperto potrà interpretare.

Possibili cure all’encefalite

Con l’encefalite i medici tendono a prescrivere una terapia adatta a tutti i tipi di infiammazione dell’encefalo, o terapia aspecifica, legata ad un trattamento che miri a combattere le cause. Se i sintomi sono lievi, il trattamento può avvenire a casa, altrimenti si dovrà effettuare il trattamento in ospedale, nel reparto di terapia intensiva.

Terapia aspecifica

La terapia aspecifica consiste in:

  • Periodo di assoluto riposo
  • Idratarsi costantemente, così da scongiurare fenomeni di disidratazione
  • Somministrare antiinfiammatori, tipo paracetamolo e FANS, naprossene sodico e/o ibuprofene, per alleviare mal di testa e febbre.

Terapia per encefalite virale

Se si ha encefalite virale primaria, si dovrà passare ad un trattamento con farmaci antivirali, quali aciclovir, ganciclovir e foscarnet. Questi vanno somministrati endovena, ma posseggono anch’essi dei limiti: sono molto efficaci per le infezioni da herpes simplex e varicella zoster virus, ma inutili con i virus trasmessi da punture di zanzare.

Se si ha encefalite virale secondaria, il trattamento prevede la somministrazione di corticosteroidi, prevalentemente prednisone. Questi sono forti antiinfiammatori, la quale assunzione prolungata ed elevata può generare gravi effetti collaterali. Se il risultato non dovesse essere quello sperato, si può ricorrere a delle iniezioni di immunoglobuline, per regolare le funzioni del sistema immunitario, ed effettuare una plasmaferesi, per eliminare alcune cellule immunitarie all’origine dell’infiammazione.

Terapia per encefalite autoimmune

Con encefalite autoimmune, si può somministrare:

  • Corticosteroidi, per ridurre l’infiammazione
  • Immunosoppressori, per diminuire le difese immunitarie. Quello più usato è la ciclosporina. 

Se non si dovessero notare miglioramenti e persistenza dei sintomi, si può passare ad iniezioni di immunoglobuline od effettuare una plasmaferesi.

Terapia per encefalite batterica, protozoaria e fungina

➜ Le encefaliti batteriche richiedono una terapia con antibiotici, i quali vengono scelti dal medico in base al batterio responsabile dell’infiammazione dell’encefalo.

➜ L’encefalite protozoaria richiede una cura di farmaci a base di antiprotozoari.

➜ L’encefalite fungina prevede invece un trattamento con medicinali antifungini, od antimicotici. 

Caratteristiche del ricovero in ospedale

Se l’encefalite dovesse aggravarsi, o persistere nonostante i trattamento, il medico può predisporre il ricovero in ospedale. Durante questa fase, i medici dovranno:

  • Somministrare alcuni dei farmaci sopra citati, basandosi sul caso del soggetto.
  • Dare supporto alla respirazione.
  • Dare, mediante sondino, nutrienti necessari al soggetto ricoverato in condizioni gravi.
Pubblicità

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.