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Dolore alla pianta del piede: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Dolore alla pianta del piede: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Colui che svolge azione di sostentamento e regolamentazione dell’equilibrio nel corso della deambulazione è il piede. Su codesta struttura operano, in aggiunta, qualsiasi peso, ideato dal movimento.

Che cos’è il dolore alla pianta del piede?

La dolenza alla pianta del piede risulta essere solitamente momentanea, sebbene nel caso in cui dovesse continuare oppure risultare ripetitiva, risulta raccomandabile svolgere una corretta consultazione specialistica al fine di comprendere con sicurezza il movente del fastidio e apportare i giusti trattamenti da mettere in pratica.

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Al fine di capire il movente causa della dolenza alla pianta del piede, è bene tenere a mente determinati concetti inerenti alla struttura anatomica. Risultante essere una struttura alquanto difficoltosa costituita da:

  • caviglia
  • tallone
  • metatarso
  • dita

è il piede. All’interno di quest’ultimo vi sono all’incirca 28 ossa, molteplici muscoli, articolazioni, nervi e vasi sanguigni. Per quanto concerne la struttura ossea, risulta probabile differenziare 3 complessi:

  • tarso, costituito dalle ossa brevi della caviglia e del tallone
  • metatarso, e dunque zona intermedia del piede, costituita da cinque ossa metatarsali
  • falangi delle dita

La dolenza alla pianta intacca spesso ambo i piedi. In codesta situazione, lo studio eziologico risulta prevedere un’infiammazione, un trauma oppure fattori sistemici. Spesso, tuttavia, il fastidio subentra in un unico piede. La dolenza intacca il pallone, le dita, il mesopiede o si prolifera per la pianta del piede.

Cause Dolore alla pianta del piede

Il movente che causa la dolenza alla pianta risulta essere differente. Lo studio eziologico di codesto problema deve essere identificato a seconda della formazione della persona.

La dolenza risulta essere una sintomatologia coesa a:

  • movente muscolo-scheletrico
  • movente vascolare
  • movente neurologico
  • movente dermatologico

Nel primo caso, una problematicità alla pianta del piede subentra col dolenza articolare e tendinea. La pressione laterale risulta difatti essere una sottolineatura dell’intaccamento articolare metatarsale-falangeo.

La dolenza alla pianta dovuta dalla pressione lateriale del piede, contrariamente, sta a rappresentare una compromissione articolare tarsale. La dolenza alla pianta del piede, risulta essere difatti causa di:

  • artrite
  • malallineamento alla caviglia
  • scorretto atteggiamento di appoggio
  • alluce valgo
  • dito a martello

La dolenza alla pianta del piede sta a rappresentare una fascite plantare. Il neuroma di Morton e le cisti sinoviali risultano essere problematiche benevoli che subentrano sotto forma di noduli causanti dolenza.

Nel caso in cui la dolenza dovesse essere causa di un trauma, risulta possibile rappresenti il seguito di una lesione ai tessuti molli, e dunque distorsione alla caviglia piuttosto che una frattura. Nel caso della frattura, la sintomatologia contigua ugualmente successivamente a dei giorni dalla lesione e risulta essere coesa ad un tasso di dolenza che si prolifera per quanto concerne le protuberanze delle ossa.

Le tendiniti si costituiscono per l’accrescimento della dolenza alla pianta del piede nel corso di contratture contrastanti riluttanza al complesso muscolare e solitamente allo stretching negativo. I moventi vascolari della dolenza alla pianta al piede presentano:

  • insufficienza arteriosa
  • aterosclerosi
  • patologia embolica
  • vasculite

La dolenza alla pianta tende ad essere causata da una malattia annessa che intacca i vasi riduttivi nei soggetti aventi diabete. L’insufficienza venosa si congiunge, contrariamente, all’edema e alla dermatite da stasi.

Il movente neurologico da prendere in considerazione laddove sia presente dolenza alla pianta del piede risultano essere le neuropatie e la sindrome del tunnel tarsale. Le prime subentra assieme alla parestesie, all’iperalgesia e all’allodinia. Contrariamente, i secondi risultano costituiti da dolenza e torpore alle dita, alla pianta del piede e al mesopiede.

La dolenza focale costituisce una traccia vantaggiosa al fine di differenziare il movente dermatologico. La dolenza alla pianta del piede risulta essere coesa all’infezione della cute di fattore battericida oppure alla fuoriuscita di durezza epiteliale, come calli e duroni. Ulteriori moventi della dolenza alla pianta del piede presentano le infiammazioni proliferate ai tessuti molli della caviglia e del piede, fattori che risultano difficili da differenziare dall’artrite acuta.

La continua compresenza di modificazioni statiche e dinamiche e l’utilizzo di scarpe non idonee, risultano essere causa di dolenza non soltanto alla pianta del piede, altresì anche alle articolazioni a monte. Molteplici fattori di dolenza coesi alle ginocchia e alla colonna lombare e crampi dolenzi nella zona dei polpacci risultano essere il movente della dismetria degli arti inferiori e di differenti modificazioni al piede.

Sintomi del Dolore alla pianta del piede

La dolenza alla pianta del piede risulta essere solitamente acuta. Codesta sintomatologia si aggrava in determinate ore della giornata o nel caso di mantenimento prolungato dell’atteggiamento posturale dritto.

Il fastidio subentra inoltre nel momento in cui si utilizzano calzature eccessivamente piccole e tacchi troppo alti. La dolenza subentra inoltre in coesione a sintomatologie complessive che divengono maggiormente identificative a seconda del movente alla base.

Fra le sintomatologie coese alla dolenza fanno parte:

  • complessità nel moto e per quanto concerne la deambulazione
  • spossatezza muscolare
  • torpore
  • scarsa ipersensibilità della cute
  • senso di bruciore
  • pizzicori
  • prurigine
  • rigonfiamento

In base al movente, la dolenza al piede subentra sotto forma di esternazione:

  • sporadica
  • contigua

Determinati soggetti manifestano, contrariamente, codesto senso in modo contiguo nel corso della giornata. In codesta situazione, la dolenza causa complessità durante la celebrazione delle regolari funzioni giornaliere.

Diagnosi del Dolore alla pianta del piede

Per quanto concerne la diagnosi del movente causa della dolenza alla pianta tende ad essere svolta dallo specialista, dall’ortopedico e dal podologo. Uno studio delle peculiarità e delle sintomatologie annesse risulta essere essenziale al fine di comprendere codesta patologia, il movente alla base e la complessità del problema.

Al fine di comprendere il movente di codesta sintomatologia, anzitutto, lo specialista sottopone ad un questionario inerente ai sintomi e al quadro clinico soggettivo. Successivamente all’aver colto i dati dell’anamnesi, risulta possibile svolgere un accurato test specifico. Lo specialista tiene sotto controllo i piedi al fine di evidenziarne la compresenza di modificazioni e lesioni inerenti ad una particolare patologia.

Il test specifico spesso porta la diagnosi a focalizzarsi su:

  • tempistica di subentro
  • tipologia di dolenza
  • localizzazione

Gli esiti dell’anamnesi e del test specifico agevolano la scelta nel caso in cui debbano essere svolti ulteriori studi al fine di redigere la nascita della dolenza. Nel caso in cui la diagnosi non dovesse essere limpida oppure lo specialista non dovesse riuscire a redigere con accortezza il movente causa della dolenza alla pianta del piede, risulta possibile presentare degli studi maggiormente accurati al fine di ovviare patologie essenziali, quali il diabete.

Ad esempio, lo specialista prescriva un’ecografia al fine di stabilire la salute dei tessuti molli, ematomi, edemi, lesioni e spessore nella zona della pianta. Un test baropodometrico tende ad essere raccomandato, contrariamente, laddove dovesse esserci il pensiero di una malattia da eccessivo affaticamento. Ulteriori esami efficienti al fine di identificare nel migliore dei modi il movente della dolenza del piede prevedono:

  • analisi sanguigne
  • esame delle urine
  • colture microbiologiche
  • prove allergiche
  • risonanza magnetica
  • radiografia agli arti inferiori
  • angiogramma

Possibili cure Dolore alla pianta del piede

La cura risulta differente a seconda del quadro eziologico della dolenza alla pianta del piede. I piani al fine di affievolire codesta sintomatologia, difatti, risultano differenti e bisogna operare in maniera chiara sui moventi alla base.

Laddove il movente alla base dovesse essere una patologia, la dolenza risulta calmabile attraverso prodotti farmacologici topici oppure sistemici. La cura prevede la somministrazione di FANS oppure corticosteroidi ottimali specialmente laddove la dolenza della pianta dei piedi dovesse essere coesa a patologie che causano preponderanti infiammazioni.

In codesta situazione, risulterà essenziale l’ozio per circa 2 settimane. Ulteriori trattamenti consistono nella cura fisica costituita da stretching delle zone molli del piede, ultrasuoni e teca terapia, coesa ad annesse infiltrazioni specifiche. Nelle situazioni acute, risulta opportuna l’operazione di chirurgia.

Trattamenti sintomatici

Annessi ai trattamenti curativi a base di farmaci, vi sono differenti trattamenti sintomatici che permettono di affievolire la dolenza alla pianta del piede. Anzitutto, al fine di salvaguardare la problematicità risulta opportuno scegliere la calzatura opportuna. Dettagliatamente, le scarpe devono conferire comfort e risultare allargate alla pianta e bisognerebbe ovviare l’utilizzo di tacchi alti.

In aggiunta, le calzature richiedono la distribuzione equa del peso del corpo. La dolenza alla pianta del piede risulta riducibile attraverso lo svolgimento di massaggi oppure esemplificati esercizi al fine di affievolire la circolazione. Dunque, è opportuno tenere a mente in aggiunta di mantenere una posizione seduta in modo idoneo, ovviando di rimanere in posizione seduta con gli arti accavallati per prolungati lassi temporali.

Al fine di ridurre la durata e la contiguità della dolenza risulta probabile fare ricorso a determinate accortezze, quali:

  • ovviare oggettistica irascibile e di sovraccaricare il piede
  • svolgere dei pediluvi utilizzando acqua tiepida e detergenti per pelle sensibile
  • usare emollienti e idratanti al fine di rinnovare l’operosità della struttura di protezione cutanea

Alquanto essenziale risulta essere il controllo della dolenza nel corso delle attività giornaliere. Svolgere sport permette di ovviare, difatti, il subentro del fastidio, similmente al seguire un regime alimentare regolare e salutare che ovvii eccedenza, specialmente per quanto concerne il consumo di sale e cibi grassi.

Ulteriori raccomandazioni efficienti al fine di salvaguardare il subentro della dolenza alla pianta risulta essere quelli di ridurre la consumazione di alcool e fumo, che permettono di aggravare la circolazione sanguigna. Benevoli per coloro che svolgono lunghi lassi temporali in piedi nel corso della giornata per ragioni lavorative, sono le solette plantari Scholl Gel Active Work.

Quest’ultime risultano essere delle solette in gel che attorniano la formazione del piede, in maniera che lo stesso si adegui alla perfezione. Le solette conferiscono un sostentamento e rimbalzo dagli impatti, adeguandosi a differenti tipi di calzature. La medesima crema per piedi Solimo conferisce deidratazione avvallata.

L’azione risulta non soltanto essere emolliente altresì di abbassare le screpolature che solitamente si sviluppano sul tallone. La pelle del piede non subisce unzione e permette di utilizzare le scarpe successivamente all’utilizzo. Presenta un lieve profumo di mentolo e opera sotto forma di deodorante e incentiva la traspirazione.

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