1 Stella2 Stelle3 Stelle4 Stelle5 Stelle Vota
Loading...

Digiuno terapeutico: che cos’è, benefici e controindicazioni

Digiuno terapeutico: che cos'è, benefici e controindicazioni

La pratica del digiuno terapeutico si è diffusa tantissimo negli ultimi anni, molti infatti sono coloro che ne fanno uso per depurarsi dalle sostanze nocive assunte normalmente con il cibo. Seppur una pratica il cui principio dovrebbe essere benefico, la sua drasticità può essere causa di diverse controindicazioni ed effetti negativi.

Il digiuno terapeutico può avere due scopi, il primo è quello di depurarsi, mentre il secondo è il dimagrimento. Entrambi i metodi prevedono l’assunzione per tutto il periodo di sola acqua naturale.

Quali benefici porta il digiuno terapeutico?

Pubblicità

Il digiuno terapeutico si basa sulla teoria orientale che afferma che l’uomo può sopravvivere senza cibo fino a 24 giorni. I sostenitori di questa pratica, concordano nell’affermare che qualche giorno senza cibo può essere solo benefico per l’organismo, che è sempre a contatto con alimenti ormai contaminati dall’inquinamento. I benefici sono diversi:

  • Depurazione dell’organismo dalle sostanze nocive;
  • Eliminazione delle tossine accumulate;
  • Pulizia dell’intestino;
  • Rimozione dei liquidi in eccesso;
  • Migliora la capacità di combattere alcune malattie.

Come va effettuato il digiuno terapeutico?

Il digiuno terapeutico è una pratica molto drastica che implica la completa eliminazione di cibi solidi, sostituiti da liquidi. È importante dire che non è possibile effettuarlo in qualsiasi momento, è infatti necessario che nel momento del digiuno, lo stile di vita sia tranquillo ed equilibrato. Durante il periodo di digiuno infatti, l’organismo è più suscettibile ad eventuali stimoli esterni, che potrebbero causare risposte esagerate. È per questo fondamentale evitare stress e tensioni.

Coloro che non sono abituati al digiuno, dovrebbero iniziarlo gradualmente in modo da preparare il corpo. La preparazione al digiuno consiste in riposo per molte ore, inizio di una dieta preferibilmente vegetariana con la graduale sostituzione dei pasti solidi con i liquidi, ad esempio centrifugati. Il vero digiuno terapeutico prevede l’utilizzo esclusivo di acqua naturale, ma non tutti si attengono a questo, infatti alcuni digiuno-terapeuti prevedono il consumo moderato di frutta e verdura. Sono assolutamente vietati il fumo ed il consumo di caffè. Durante il digiuno, è possibile anche assumere integratori alimentari che reintegrano gli elementi nutritizi non assunti.

Il digiuno terapeutico ha una durata che può variare dalle 24 ore fino ad un massimo di 45 giorni, anche se è assolutamente sconsigliato, in tutti i casi, andrebbe fatto solo sotto stretta sorveglianza medica specifica. Al termine del digiuno, gli alimenti devono essere reintegrati in maniera graduale, iniziando preferibilmente con l’utilizzo di frutta.

Quali sono gli effetti collaterali del digiuno terapeutico?

Il digiuno terapeutico è una pratica non scevra di effetti collaterali, che possono presentarsi anche per un digiuno di breve durata. I primi effetti collaterali, che compaiono già all’inizio del digiuno sono apatia, mal di testa, stanchezza ed irritabilità. Il digiuno può provocare l’aumento di corpi chetonici nel sangue, che causano ipotensione e disidratazione, ed anche l’apparato cardiocircolatorio può risentirne, infatti a causa della carenza di potassio potrebbero verificarsi bradicardia o a lungo andare anche insufficienza cardiaca.

Non mancano infine le problematiche gastrointestinali, come la possibilità di insorgenza di ulcere o la predisposizione a sviluppare calcoli alla colecisti. Ultimo ed importante problema correlato è l’elevato rischio di malnutrizione, con tutte le conseguenze a questa associate.

Controindicazioni sul digiuno terapeutico

Il digiuno terapeutico è assolutamente sconsigliato a coloro che soffrono di patologie autoimmuni, malattie metaboliche come il diabete, problematiche cardiache, gastrointestinali e tumorali o a chi utilizza farmaci. È anche sconsigliato a coloro che soffrono di stati depressivi.

Ovviamente, la pratica è assolutamente vietata alle donne in attesa o durante l’allattamento, potrebbe infatti portare a carenze nutrizionali sia per la stessa che per il bambino. In qualsiasi caso, se pensate di voler intraprendere un periodo di digiuno terapeutico, affidatevi alla consulenza di un esperto del settore, evitate di digiunare seguendo una dieta fai da te, potrebbe avere importanti conseguenze sulla vostra salute.

Pubblicità

LASCIA UN COMMENTO

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.