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Colpo di Frusta: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Colpo di Frusta: che cos'è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Che cos’è il colpo di frusta?

Risultante essere un trauma che compromette il rachide cervicale è il colpo di frusta. Questo subentra successivamente al duro moto della testa che oltrepassa il delimite fisiologico dell’articolazione.

Questo perché il collo risulta essere una struttura consolidata da una preponderante fila di elastici che tende ad essere sopraffatto e le singolari fibre tendono a sfrangiarsi sino alla totale lacerazione, causa dello strappo muscolare.

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Tuttavia, spesso, la frattura non si presenta alquanto brutale tanto da comportare la spaccatura delle fibre muscolari. In tal caso, subentra a seguito di uno strappamento della muscolatura e dei legamenti cervico-nucali. In aggiunta, il corpo ha attitudine di rinnovamento del tessuto lesionato, sebbene non giunta al livello di efficacia del veritiero. Per tale motivazione, al fine di comprendere l’eventuale presenza del colpo di frusta risulta opportuno prendere in considerazione la difficoltà del decorso cervicale anatomicamente parlando e fisiologicamente parlando.

Questo perché al suo interno vi sono molteplici vasi e nervi essenziali per lo stato vitale del soggetto. Difatti ciascuna struttura risulta fasciata da una preponderante armatura ossea, muscolare e dei legamenti che salvaguardi lo stesso nel caso in cui incorrano lesioni. La complessità di quest’ultima riguarda la potenza e la brutalità dell’urto, il quale congiuntamente alle sintomatologie ed al test specifico, forma il punto cardine della regolare analisi.

In caso di colpo di frusta, il soggetto presenta traumi muscolari e dei legamenti con conseguente compromissione delle strutture degli arti. Tali lesioni non devono essere sottostimati in quanto la corrispettiva ripercussione compromettente può subentrare ugualmente durante i medesimi giorni causando la fuoriuscita della contrattura muscolare da riflesso protettivo.

Risulta difatti una meccanizzazione di salvaguardia che l’organismo prende in considerazione portando a contrazione la struttura muscolare cervico nucale. In tal modo, laddove si ostruisca il moto avente la capacità di deteriorare lo stato salutare, risulta tuttavia possibile andare avanti ovviando i contrattempi attraverso i procedimenti di ripristino delle cellule.

Per tale motivazione, risulta opportuno seguire tali accorgimenti:

  • Regolamentare il poggiatesta ponendo lo stesso in maniera tale da portare la zona superiore del capo 5 cm più in alto del lembo dell’orecchio;
  • Nel corso della guida bisogna tenere la colonna vertebrale posta alla seduta, prestando attenzione al tronco ed alla testa, i quali devono essere rettilinei in quando, laddove il dorso e il capo presentano posizione incurvata, la separazione fra l’occipite ed il poggiatesta risulta maggiore e pertanto non capace di salvaguardare la testa dall’iperestensione;
  • Durante gli incidenti risulta fondamentale tenere a mente e mettere in pratica ogni previdenza riportata sul codice della strada, ovviando decelerazioni dure;
  • Laddove il soggetto sia affetto da colpo di frusta, risulta opportuno ricorrere ad una visita rapida affinché si ovvino eventuali traumi alle ossa oppure ai legamenti;
  • Tenere il peso corporeo regolare svolgendo esercizio fisico, in tal caso la struttura muscolare cervicale acquisisce vigore e flessuosità salvaguardando codesta area laddove vi siano lesioni;

Causa del colpo di frusta

La meccanizzazione del trauma risulta peculiare degli infortuni automobilistici, specialmente nei soggetti che incorrono a collisioni brutali. Nel momento in cui l’auto subisce collisione, la seduta ed il guidatore sono soggetti ad una veloce spinta che porta lo stesso anteriormente.

Il peso della testa così mantiene il posizionamento originario e, fintanto che il corpo subisce spintone dinnanzi, il capo tende ad essere compresso verso il poggiatesta. Dunque, la testa tende ad essere spostata davanti con una rapidità maggiore contrariamente al corpo.

Laddove l’auto si presenti sprovvista di poggiatesta, oppure laddove quest’ultimi siano posti in maniera sbagliata, i traumi da iperestensione risultano importanti. La mancanza di airbag causa tuttavia un maggiore colpo in quanto il capo non tende ad essere arrestato durante l’andatura e dunque porterà il capo a scagliarsi bruscamente verso il volante.

Tuttavia, il colpo di frusta subentra susseguentemente a lesioni connesse a sport oppure a infortuni. In tal caso, la collisione sarà obliqua portando la testa sul lato e comportando danneggiamenti alle vertebre maggiormente importanti.

Sintomi del Colpo di frusta

A seguito di tali traumi, le sintomatologie maggiormente frequenti presentano:

  • Dolenza cervicale (conosciuta anche come cervicalgia);
  • Rumorio alle orecchie;
  • Irrigidimento muscolare dorsale e del collo;
  • Malessere alla testa;
  • Contenimento nel moto;

Laddove le lesioni sono muscolari, ossee e dei legamenti, risultano alquanto contigui rispetto alle sintomatologie percettibili a seguito di lesioni alle strutture nervose. Ciò nonostante, successivamente alla consistenza della lesione, accresce il trauma che si propaga lungo il disco intervertebrale e le corrispettive strutture causando la percezione di sintomatologie, ad esempio:

Laddove vi sono traumi di maggior rilevanza, risulta possibile percepire modificazioni alla schiena, inerenti all’equilibrio fisiologico del bacino e agli arti temporo-mandibolari. Entità maggiormente rilevanti subentrano nel momento in cui il colpo di frusta risulta connesso a spaccature dei legamenti, ernia del disco e contratture delle vertebre.

In tal caso, l’importanza del trauma si allontana dalla demarcazione del colpo di frusta che presenta traumi alquanto leggeri. Difatti, bisogna tenere a mente che la spaccatura del midollo spinale presente internamente alle vertebre cervicali comporta la paraplegia delle articolazioni e spesso risulta essere alquanto devastante.

Diagnosi e Possibili cure del colpo di frusta

Componenti che subentrano nel corso di tamponamenti risulta alquanto molteplici, tanto da aver bisogno di trattamenti curativi avversi a seconda della complessità. La mancanza di vigore durante la prensione, la mancanza di coordinazione e di rifrazione dei tendini risultano essere componenti di un primario test clinico che ritengono colpevole la compromissione del complesso nervoso.

In tal modo, specialmente laddove l’urto si presenta alquanto forte, risulta opportuno espellere ogni singola sintomatologia e meccanizzazione dell’urto agli specialisti, i quali a loro volta stileranno le diagnosi da svolgere (dunque radiografie e TAC) al fine di mettere in risalto la veritiera grandezza del trauma. Poichè molteplici risultano essere le sintomatologie, soltanto successivamente a differenti ore dalla lesione risulta opportuno chiedere consulto specialistico, ugualmente se la dolenza risulta assente. Soltanto il consulto di un medico permette di rilevare la veritiera complessità del colpo di frusta e dunque consigliare i trattamenti curativi maggiormente favorevoli.

All’inizio, risulta consigliabile riposare, in quanto strumento di risano maggiormente efficiente. In tal caso, bisogna delimitare il moto del collo e del capo. Difatti, la primaria misura cui fa riferimento lo specialista è l’utilizzo di un collare, avente la funzione di salvaguardia del condotto cervicale non soltanto dal moto inadeguato bensì anche dalle stimolazioni varie. Attraverso il mancato movimento, l’infiammazione dei tessuti tende a risanarsi, soprattutto laddove si somministrano prodotti farmacologici specifici. I prodotto farmacologici maggiormente efficienti al fine di trattare tale problematicità risultano essere i medicinali operanti funzione antiflogistica, antidolorifica e miorilassante.

Laddove la dolenza compromessa l’assopimento e causi stati d’ansia, lo specialista raccomanda prodotti farmacologici analgesici e calmanti. Successivamente al periodo acuto della lesione, l’uso di prodotti farmacologici e del collarino devono essere bloccati. A tal punto, la riabilitazione prevede trattamenti curativi fisici e con stimolazione manuale. Risulta consigliabile ricorrere a medici specializzati nel campo al fine di ovviare eventuali problematiche avverse. Per tale motivazione, spesso si attende che l’infiammazione scompaia quasi del tutto.

Tuttavia, la sedentarietà prolungata al tempo stesso rallenta la cura ostinando le sintomatologie. L’utilizzo contiguo del collare, ad esempio, non azione la funzione svolta dalla struttura muscolare, ponendo la stessa a risultare inefficiente per quanto concerne il contrasto delle pressioni cui va incontro causa la carenza del supporto artificiale. Successivamente a ciò, in base alla complessità, risulta probabile dare inizio ai restringimenti isometrici che susseguentemente tendono ad essere supplementati dalla stimolazione manuale e dall’attività fisica.

I trattamenti curativi attraverso l’azione analgesica risulta ottimali per quanto concerne la velocizzazione dei procedimenti di risano. Fra gli strumenti maggiormente ricorrenti vi è la ionoforesi, l’elettroterapia, la laserterapia, la chinesiterapia e la stimolazione manuale decontratturante. Accrescendo la quantità sanguigna nell’area, ogni terapia curativa permette di acquisire nuovamente lo stato salutare mancante dopo poco. Per quanto concerne il trattamento terapico svolto dai fisioterapisti, massofisioterapisti, kinesiologi, agupontori, osteopati, chiropratici ecc, risulta opportuno fare fede a specializzati. Ciascun trattamento curativo risulta connesso a ricerche nel campo della scienza alquanto note e che ne hanno attestato l’efficienza.

Anziché comprendere quale sia la terapia curativa migliore, il soggetto deve cercare di fare fede ad un medico specializzato. Soltanto specializzati hanno la capacità di strutturare il trattamento curativo migliore ovviando le modificazioni di struttura pregresse. La riabilitazione successivamente al colpo della frusta risulta di essenziale rilevanza in quanto permette di ottenere risultati vantaggiosi dall’incidente. La mancanza di codeste accortezze porta la dolenza a divenire cronica, accentuandosi e subentrando ugualmente successivamente a mesi comportando preponderanti incomodi al soggetto che ne è affetto.

Prevenzione

Poiché il sintomo del colpo di frusta risulta similare alla cervicalgia, risulta opportuno fare riferimento a cautele che salvaguardano il collo ugualmente dalle pressioni giornaliere. Questo perché la cervicalgia rientra fra le più large malattie muscolari dolenti dell’apparato scheletrico e neuro muscolare. Atteggiamenti posturali sbagliati, atteggiamenti scorretti nel corso dell’attività di apprendimento, attività lavorative ed assopimento, stati d’ansia, temperature fredde, preponderanti pesi contigui sulla muscolatura del collo fanno parte dei peculiari moventi di dolenza cervicale.

Dunque, bisogna non soltanto tenere a bada gli atteggiamenti posturali mantenuti nel corso del giorno, bensì bisogna praticare esercizio fisico agevolando la salvaguardia ed affinando le sintomatologie della cervicalgia. Poiché non vi è un esercizio peculiare né tanto meno un’attività sportiva che permetta di attivare ciascuna articolazione. Naturalmente, vi sono determinati training che permettono di salvaguardare il movimento della schiena, il coordinamento e la distensione.

Lo svolgimento errato delle stesse causa il deterioramento della problematicità. Per tale motivazione risulta alquanto fondamentale chiedere seguito da parte di uno specialista, il quale precedentemente a ciò deve essere a conoscenza della patologia.

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