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Chinotto: che cos’è, a cosa serve, proprietà e utilizzi

Chinotto: che cos'è, a cosa serve, proprietà e utilizzi

Il chinotto, Citrus x myrtifolia, è una pianta arborea, la quale appartiene alle Rutaceae. Il termine viene sovente adoperato non solo per indicare il frutto, ma anche una nota bevanda analcolica gassata, ottenuta proprio da questi.

L’albero del chinotto discende direttamente dall’arancio amaroanche se si differenzia da questo per le sue foglie, le quali ricordano molto quelle del mirto. Il frutto invece, lo ricordano molto, e viene adoperato prevalentemente in ambito alimentare, ma anche nel campo della cosmesi.

Il frutto mangiato in purezza non è ritenuto del tutto commestibile, in quanto possiede un gusto decisamente amaro. Le piante sono molto diffuse in tutto il bacino del Mar Mediterraneo, con particolare prevalenza nel nord-ovest e nel sud-ovest.

Che cos’è il chinotto, pianta e frutto

Il chinotto è chiaramente una pianta di agrumi, la quale altezza sfiora i 3 metri. Possiede una chioma compatta ed un fusto molto solido. La pianta non possiede le spine, le sue foglie sono piccole e verdi, i fiori assumono un colore bianco, e i suoi frutti ricordano chiaramente le arance.

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Il frutto di chinotto è grande quanto un pugno, sarebbe a dire di 10 cm di diametro, e 150 g di peso, mentre la sua buccia è di colore arancione ed irregolare, proprio come tutti gli agrumi, e possiede uno strato esterno, arancione e ricco in oli essenziali, ed un albedo interno, il quale ricorda una spugna bianca.

La polpa del chinotto è molto ricca in acqua, è anch’essa di colore arancione, ed è suddivisa in spicchi, cadauno avvolto da una membrana protettiva, contenenti dei semini. Il suo odore è particolare, in quanto, le molecole che lo compongono appartengono agli oli essenziali contenuti maggiormente nella buccia e meno nella polpa.

Il gusto, infine, è particolarmente aspro ed amaro; è diverso da qualsiasi altro agrume, nonostante ricordi particolarmente quello dell’arancio amaro.

Descrizione della bevanda di chinotto

La bevanda ottenuta dal chinotto possiede un sapore dolce-amaro, in quanto gassata, il colore è nero o tendente al bruno, e l’odore è molto particolare.
Sull’isola di Malta, questa bevanda viene chiamata “kinnie“.

Proprietà della bevanda di chinotto

La bevanda che si ottiene dal chinotto è molto ricca in acqua e zuccheri, assente in qualsiasi altro nutriente. E’ possibile trovare ulteriori molecole, le quali nessuna contenuta in maniera degna di nota. La porzione che se ne consiglia è di 150-250 ml, in quanto eccessivamente ricca di zuccheri.

Al fine di scongiurare uno scompenso nell’equilibrio nutrizionale, si dovrebbe andare a diminuire l’assunzione di frutta, verdura e latte. Come ben sappiamo, però, questa serie di alimenti possiede delle funzioni nutrizionali essenziali per l’organismo, per cui l’accorgimento non sarebbe del tutto da esser preso in considerazione.

Il chinotto non è l’ideale all’interno dei regimi alimentare per combattere il diabete mellito di tipo 2, sovrappeso ed ipertrigliceridemia. Oggi giorno, però, sono reperibili delle versioni light della bevanda, corrette con edulcoranti di sintesi. E’ bene però, soprattutto durante gravidanza ed allattamento, non superare i 7 g di dolcificanti giornalieri. In questi casi non si andrà a notare un incidenza negativa su apporto calorico e metabolismo.

La porzione consigliata permette di evitare anche problematiche alla dentatura ed al tratto digerente. E’ ormai noto che tutte le bibite gassate risultano essere acide, e possono incidere negativamente sullo smalto dei denti e sulla mucosa gastrica. Un eccesso viene di conseguenza sconsigliato per:

Il frutto del chinotto, invece, possiede proprietà digestive, cosa che non accade però con le bevande. La bevanda, al contempo, va a sollecitare la produzione degli acidi gastrici, con il risultato che l’effetto digestivo coinvolge soltanto i disturbi da ipocloridria. Se vengono prodotti eccessivi succhi gastrici, si avrà invece l’effetto opposto.

Utilizzi del frutto di chinotto

Come precedentemente accennato, i frutti del chinotto vengono adoperati sia in campo alimentare che nella cosmesi. La base essenziale si utilizza per aromatizzare gli mari, quali bevande superalcoliche, tipo il Campari, e bevande analcoliche, come la bibita gassata da tutti nota.

E’ possibile trovare l’essenza anche come aroma isolato oppure olio essenziale puro, che può essere adoperato in pasticceria. Le fette intere del frutto, invece, sono utili per produrre canditi, confetture o sciroppi.

L’aroma del chinotto viene invece largamente adoperato nella produzione di profumi deodoranti, per persone ed ambienti.

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