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Cheratite dell’occhio: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Cheratite dell’occhio: che cos'è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

La cheratite è un’infiammazione alla cornea, quale struttura posta nell’area anteriore del bulbo oculare ricoprente:

  • Cristallino
  • Pupilla
  • Ulteriori strutture oculari.

La cheratite può svilupparsi sia in adulti che bambini, e va a differenziarsi in molteplici tipologie, in base alla causa scatenante, e quindi:

  • infezioni, dovute a :
    ➞ batteri
    ➞ virus
    ➞ funghi
    ➞ protozoi.
  • agenti fisici, quali:
    ➞ raggi ultravioletti
    ➞ traumi
    ➞ infiltrazione di corpi estranei.
  • agenti chimici. 

I possibili fattori di rischio che possono indurre a cheratite sono invece:

  • pazienti defedati, e quindi molto deperiti, con alle spalle patologie croniche;
  • ridotte funzioni del sistema immunitario, prevalentemente soggetti affetti da patologie neoplastiche, come AIDS, o soggetti a terapie immunosoppressive a lungo termine;
  • interventi chirurgici al bulbo oculare;
  • patologie oculari alla congiuntiva o alle palpebre;
  • utilizzo di lenti a contatto fisse e non sufficientemente morbide.
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I principali sintomi associati alla cheratite possono essere:

  • elevata lacrimazione
  • dolore agli occhi
  • rossore agli occhi
  • febbre e malessere generale
  • fotofobia
  • disturbi alla vista.

Per avere una diagnosi ottimale si ricorrerà invece ad anamnesi ed esame obiettivo, adoperando una lampada a fessura, e solo in casi estremi si passa ad esami strumentali oppure a test microbiologici. Si cura la cheratite basandosi sulla causa all’origine e sulla sua risoluzione, e si adoperano prevalentemente farmaci ad azione locale, quali colliri, e quindi:

  • Antibiotici
  • Antiinfiammatori.

La cheratite non è da intendere come una patologia da sottovalutare, ma anzi risulta essere abbastanza seria, infatti le forme gravi e che quindi non rispondono al trattamento, possono indurre a serie complicanze, tipo ulcera corneale, e portare addirittura alla cecità.

Cause della cheratite

La cheratite può essere associata a differenti cause, quali:

  • agenti infetti, come:
    ➞ batteri
    ➞ virus
    ➞ funghi
    ➞ protozoi
  • agenti chimici, come:
    ➞ sostanze tossiche
    ➞ sostanze acide
    ➞ farmaci
  • agenti fisici, come:
    ➞ raggi ultravioletti
    ➞ traumi
    ➞ corpi estranei.

Le varie cheratiti si possono poi classificare come:

  • superficiali, e quindi in seguito alla guarigione non si avranno cicatrici
  • profonde, con la presenza di cicatrici o disturbi della visione permanenti
  • infettive
  • non infettive. 

Cheratite superficiale

L’infiammazione è limitata agli strati della cornea più superficiali, ed le cause attribuibili a questa forma di cheratite superficiale sono:

  • forme attiniche, come:
    ➞ raggi ultravioletti
    ➞ esposizione priva di protezione a luci tipo le saldatrici
  • infettive, come:
    ➞ batteri o virus, prevalentemente Adenovirus, al quale si suole associare la congiuntivite; in questi casi si preferisce parlare di cherato-congiuntiviti.

Cheratite profonda

La cheratite profonda, o per meglio dire, la cheratite interstiziale, vede il propagarsi dell’infiammazione negli strati più profondi della cornea, portando con sé maggiori rischi di esiti a lungo termine. Laddove il danno sia abbastanza grave, si può incorrere addirittura in cecità.

Sovente all’origine vi è il Treponema pallidum, quale agenti eziologico tipico della sifilide.

Cheratite infettiva

All’origine della cheratite infettiva possiamo trovare:

  • Virus, quali:
    ➞ Adenovirus
    Herpes simplex Herpes Zoster, quale agente eziologico della varicella, prevalentemente in caso di cheratite erpetica
  • Batteri, come:
    ➞ Treponema pallidum, o sifilide
    ➞ Microbatterium, quale agente eziologico della tubercolosi
    ➞ Straphilococcus aureus 
    Pseudomonas aeroginosa 
    Chlamydia tracomatis, quale agente eziologico del tracoma, linfogranuloma venereo oppure della malattia infiammatoria pelvica femminile
  • Protozoi, come:
    ➞ Acanthamoeba Hystolitica, quale ameba sita nelle acque dolci, prevalentemente inquinate
  • Miceti, come:
    ➞ Candida albicans 
    Aspergillus
    Fusarium. 

Cheratite non infettiva

All’origine della cheratite non infettiva possiamo trovare:

  • raggi ultravioletti, che generano cheratite attinica
  • presenza di corpi estranei nel bulbo oculare
  • traumi dovuti ad incidenti stradali oppure a colluttazioni
  • complicanze dovute ad interventi chirurgici, a spese del bulbo oculare
  • malattie autoimmuni, come:
    ➞ sindrome di Sjogren, con annessa sindrome dell’occhio secco
    ➞ artrite reumatoide
    ➞ diverse forme di vasculite.

Sintomi della cheratite

sintomi della cheratite sono differenti a seconda della causa all’origine e gravità; nonostante ciò, l’infiammazione può presentarsi mediante:

  • epifora, quale elevata lacrimazione
  • fotofobia, quale fastidio elevato all’esposizione alla luce
  • cefalea, o mal di testa
  • senso di corpi estranei
  • dolore
  • occhi arrossati
  • febbre, astenia oppure malessere generale
  • difficoltà nell’aprire gli occhi
  • blefarospasmo, quale chiusura eccessiva e non voluta delle palpebre
  • vista offuscata e difficoltà nel mettere a fuoco.

Le forme più gravi, pazienti defedati, possono andare incontro a complicanze, tra cui:

  • ulcera corneale
  • glaucoma, quale incremento della pressione intraoculare
  • cecità.

Diagnosi della cheratite

La diagnosi per la cheratite avviene prima di tutto mediante l’anamnesi, dove il medico andrà a fare delle domande al soggetto, così da ricostruirne la storia clinica sia recente che passata, così da scovare possibili patologie da associare alla condizione.

Si ricorrerà poi all’esame obiettivo, dove il medico potrà fare una ricostruzione del quadro clinico, capendo sintomi e segni oggettivi del soggetto. Lo specialista, sia egli un’ oculista od un oftalmologo, durante il suddetto esame andrà ad adoperare una lampada a fessura, quale strumento con una fonte di luce, grazie al quale si può meglio osservare le strutture portanti dell’occhio, come la cornea, e patologie ad esse legate.

Laddove la cheratite sia infettiva, si potrà ricorrere a test microbiologici, così da carpire l’agente infettivo all’origine, per poi meglio indirizzarsi alla più adeguata terapia farmacologica.

Possibili cure alla cheratite

Si passa alla cura della cheratite tenendo sempre ben in considerazione la causa all’origine.

➞ Per la cheratite infettiva da batteri si passa all’uso di antibiotici in forma di collirio, legati a corticosteroidi con azione locale o sistemica, così da diminuire l’infiammazione.
➞ Se all’origine abbiamo un virus, come Adenovirus od Herpes, risultano utili gli antivirali specifici, evitando l’uso dei cortisonici.
➞ Con miceti o Candida si ricorre a farmaci antimicotici.
➞ Per cheratite non infettiva si deve passare alla risoluzione della causa all’origine, per esempio eliminando tramite chirurgia un corpo estraneo. Si possono anche usare farmaci antibiotici per prevenire sovrainfezioni batteriche, oppure farmaci corticosteroidei, al fine di ridurre l’infiammazione.

Si può passare all’uno di lacrime artificiali così da reidratare la cornea; il trapianto di cornea risulta essenziale solo per i casi più gravi.
Per prevenzione si può infine ricorrere a:

  • minuziosa igiene delle lenti a contatto
  • evitare di usare a lungo le lenti a contatto, preferendo quelle usa e getta
  • munirsi di occhiali da sole od ulteriori accessori protettivi, nel caso si utilizzino saldatori ed ulteriori utensili da lavoro con rischi.
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