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Cavitazione: che cos’è, come funziona, controindicazioni e vantaggi

Cavitazione: che cos'è, come funziona, controindicazioni e vantaggi

La cavitazione è un fenomeno fisico caratterizzato dalla formazione continua di piccole bolle di vapore, o microbolle, in un fluido, per poi implodere.
Molte volte la cavitazione viene vista come uno svantaggio in quanto, quando queste microbolle vanno a implodere a contatto con superfici solide, possono anche danneggiarle con susseguente erosione.

Un esempio di cavitazione negativa è quella che provoca l’erosione delle eliche navali, le quali, quando ruotano ad alta velocità, generano un fenomeno di cavitazione che con il tempo può anche danneggiarle.

Un esempio di cavitazione vantaggiosa è quella dei siluri a super cavitazione utilizzati in ambito militare, i quali adoperano per l’appunto questo fenomeno per poter viaggiare a velocità più elevate.
Altro esempio di cavitazione vantaggiosa è quella che avviene in campo medico ed estetico, ed è per l’appunto quella di nostro interesse.

Come funziona la cavitazione?

La cavitazione medica viene generalmente adoperata per la frantumazione dei calcoli renali o per effettuare scissioni cellulari o muscolari. Ad oggi, però, la cavitazione viene impiegata particolarmente nella medicina estetica per rimuovere le adiposità localizzate e gli inestetismi della cute, tipo cellulite e pelle a buccia d’arancia.

Il trattamento estetico aiuta a generare la cavitazione attraverso degli ultrasuoni prodotti tramite specifici apparecchi.
La cavitazione in sé per sé viene principalmente adoperata per trattare le adiposità localizzate, i quali, attraverso gli ultrasuoni, si va ad intaccare direttamente il tessuto adiposo posto sotto la cute. Gli ultrasuoni, a loro volta, generano cambi di pressione e temperatura all’interno del fluido interstiziale che si trova tra gli adipociti.

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I cambi di pressione e di temperatura fanno sì che vadano a formarsi rapidamente delle microbolle di vapore, che, influenzate dagli ultrasuoni, aumentano e diminuiscono in volume rapidamente fino ad implodere. Questo fenomeno, a sua volta, da vita ad un’energia meccanica, nonché a pressioni molto alte e localizzate, le quali sono responsabili della frattura delle membrane cellulari degli adipociti che si trovano intorno, con susseguente colatura dei grassi ivi contenuti.

Questi grassi, o lipidi, che fuoriescono dagli adipociti sterminati, fanno sì che vengano allontanati dalla zona trattata, tramite sistema linfatico. Questi passano poi dal fegato ed infine vengono eliminati, così come succede per i grassi assunti mangiando.

Controindicazioni della cavitazione

Anche se la cavitazione medica sembri molto sicura e con pochi effetti collaterali, non si possono escludere molteplici controindicazioni.  
La cavitazione medica viene sconsigliata in questi casi:

  • Durante gravidanza ed allattamento;
  • Alle donne che adoperano la spirale intrauterina come contraccettivo (ma questo soltanto nel caso in cui la cavitazione vada fatta in zona addominale);
  • In presenza di cardiopatie patologie vascolari;
  • In caso di disturbi della coagulazione;
  • Diabete;
  • In presenza di disturbi vestibolari;
  • In presenza di lesioni o infiammazioni timpaniche;
  • In presenza di peacemaker o protesi metalliche;
  • In presenza di dislipidemie croniche;
  • In presenza di lipomi;
  • In presenza di malattie epatiche.

Vantaggi della cavitazione

Visto che la cavitazione medica non risulta essere un trattamento violento, il paziente, una volta terminato, può riprendere da subito le sue quotidiane attività. Nonostante ciò, dovrà badare a bere tanta acqua e ad effettuare una dieta ben equilibrata, al fine di non rendere nullo il trattamento.

I risultati non sono visibili da una singola seduta, ma bisognerà effettuare dalle 5 alle 10 sedute, anche se c’è da dire che i vantaggi variano molto a seconde della zona trattata, dall’estensione e dalla risposta del paziente.

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