L’Aurum Metallicum risulta essere un metallo di tonalità giallastra, plasmabile e flessibile; tende ad essere totalmente sciolto all’interno di una mescolanza di acido cloridrico e acido nitrico. Designazione e attinenza
- Termine di origine Latina: Aurum metallicum
- Composto chimico: risulta essere un metallo tedioso e ha in comune alcune peculiarità con gli ulteriori metalli tediosi.
Nell’ambito naturale è rintracciabile avendo sembianze di pepite o pagluizze ed è il più delle volte connesso al rame e all’argento.
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Storicità
Fondamentalmente tendeva ad essere utilizzato per millenni sotto forma di antipruriginoso; Kock, nel 1890, vide che l’oro in vitro interdiva il Mycobacterium Tuberculosis e codesta considerazione spinse la sperimentazione dell’oro nell’artrite e nel lupus eritematoso, le quale venivano considerate come segnali di tubercolosi; le considerazioni opportune ultimate da Forestier, durante il 1929, collaborarono in maniera risolutiva la stimolazione di interessarsi per il trattamento terapeutico con l’oro (auroterapia o crisoterapia); ad oggi l’oro tende ad essere adoperato per trattare artrite reumatoide.
Organizzazione
L’organizzazione omeopatica di Aurum Metallicum tende ad essere ottenuta mediante sminuzzazione d’oro metallico piombato.
Funzione comune empirica e farmaceutica
– Attività mentale (psiche): sensibilità, infiammabilità, rabbia dispotica ed elevata ansietà; in un secondo momento stato depressivo con ripugnanza verso la vita;
– Sistema cardiocircolatorio: congestionamento, tachicardia, accrescimento della pressione delle arterie, iperplasia cardiaca e indurimento vascolare;
– Tessuto osseo: periostite e necrosi ossea che tende ad interessare specialmente l’olfatto, il velo palatino e la porzione mastoidea;
– Linfonodi e ghiandole: congestionamento, infiammabilità, accrescimento di resistenza dei linfonodi, delle parotidi, delle gonadi e delle ghiandole mammarie;
Generalità
Tende ad essere segnalato: specialmente nel caso in cui sussistano fattori cronici; nei soggetti di età inferiore; nei soggetti di età avanzata; nelle persone alcoliche; nelle persone grosse e pletoriche, soggette ad ipertensioni delle arterie, cardiopatie, epatopatie croniche, ciclotimia e stati depressivi con propensione a farla finita.
Tabella clinica
Soggetti infantili
Generalmente i soggetti affetti tendono ad essere alquanto esili; è possibile che si presenti ipoevolutismo, ritardamento del passaggio puberale e criptorchidismo. Tende ad essere assoggettato da: catarri prolungati, tonsillite, adenoidi, otite e patologie reumatiche. Spesso si manifesta con segnali di inadeguatezza mentale o in ogni modo di intelletto minimamente lucente. Generalmente tende ad essere assolutistico, bilioso e indisciplinato; riluttante a qualsivoglia intimazione e il più delle volte in costante ostilità con le disposizioni dei genitori.
La corrispettiva evidente decisione, realmente, tende a mantenere nascosta una determinata scarsa resistenza della psiche e un’elevata percettibilità con insofferenza alle sopraffazioni e alle delusioni; il suo essere autonomo tende a rivelarsi cedevole e precipitare nel momento in cui avere timore di non avere più affidamento e affetto dei parenti. In tali momenti tende a sentirsi trascurato, estremamente intristito e straziato dal senso di colpa.
Soggetti adulti
Generalmente il soggetto adulto tende ad essere ipertrofico e alquanto in carne. É affetto da: ipertensione arteriosa, crollo anginoso, cardiopatia, epatopatia cronica, alopecia, osteiti, periostiti, ozena, rossori e neoplasia benigna e maligna delle gonadi, delle mammelle e uterina. Mentalmente è possibile evidenziare: l’elevato amore per se stessi, il congiungimento all’attività lavorativa e all’obbligo, la ridotta stima di sè, la misantropia, un’eccessiva aggressività, il senso di colpa, senso di allontanamento, fluttuazione periodica dell’umore, disperazione, dispregio per se stessi, nausea verso la vita e disposizione nel farla finita.
Peculiarità cliniche principali
- Stato depressivi con senso di colpa e disposizione al farla finita;
- Attribuzione eziologico assegnabile a insoddisfazioni, spiacere, umiliazione, rabbia o rimpianti;
Peculiari informazioni cliniche
- Soggetti sanguigni, rubizzo, con cuoio capelluto e bulbo oculare scuro; vecchi; soggetti scrofolosi e sifilitici;
- Profondo stato di inquietudine con sogno di farla finita e disposizione a morire; il più delle volte accostato a malesseri epatici nel soggetto maschile o a malesseri all’utero in soggetti femminili;
- Appropriato principalmente a soggetti adolescenti deboli, stanchi, senza né vigoria né vitalità; con mancato accrescimento della ghiandola genitale maschile;
- Emozionabilità: alla discordanza, al malessere; sensibilità di qualsiasi organo sensoriale.
- Fastidi causati da eccessive commozioni;
- Fastidi penetranti vigorosi, intensi, che si aggravano nel corso della nottata;
- Osteiti e necrosi ossea, specie nella zona nasale, palatale e dell’apofisi mastoide, con ulcerazione intensa e secrezioni alquanto di cattivo odore;
- Modificazioni dei tessuti interstiziali di svariati organi, specie cuore, fegato e reni.
- Emiopia: riesce ad intravedere solamente la metà sottostante delle cose;
- Regolamento: tende a peggiorare da temperature fredde e umide; dal crepuscolo all’albore; da temperature eccessivamente calde della branda; nel periodo mestruale;
Pareti comunitarie
- Pareti e/o zone del fisico lungo cui il trattamento curativo utilizzato tende ad avere una peculiare attinenza: PSICHE. SISTEMA VASCOLARE. Nervi. Cuore. Ossa [NASALE; cranio; patella; arti]. Ghiandole. Fegato. Reni;
- Lateralizzazione della terapia curativa: AREA DESTRA. Area sinistra;
Sintomatologie della psiche comunitarie
L’aspetto caratteristico del corrispettivo carattere risulta essere: il vigoroso amore per se stessi, il legame all’attività lavorativa e all’obbligo, la minima stima in se stessi, la misantropia, un elevato grado aggressivo, senso di colpa, senso di allontanamento, flottazioni a periodi di umore, disperazione, dispregio di sè, nausa verso la vita e predisposizione a farla finita.
L’obbligo, l’elevata ostentazione delle medesime attività, non solo nel senso di qualità ma anche di quantità, l’avidità dispotica e vigorosa di soddisfazione egocentrica e l’insofferenza egocentrica alquanto accentuata, la combattività, travestita attraverso atteggiamenti benpensanti e accomodanti, per non svegliare il senso di colpa nuovamente, le regole vitali basate sull’estrosità, alla rigidezza di una disposizione angusta e ridotta, che tende ad ostacolare l’autonoma concretizzazione della personalità e le flottazioni a periodi dell’umore, raffigurano patologici di una personalità ciclotimica.
Spesso, il deprezzamento per sè stessi, la complessità nel rapportarsi con lo spazio circostante, l’avversario con l’attitudine istintuale e il graduale allontanamento emozionale, raffigurano linee premorbose di una personalità schizoide.
Durante la vita del soggetto il più delle volte è accertabile un area familiare ansiogena e la rinuncia o la contravvenzione delle proibizioni paterne. Il papà, intromettendosi nel rapporto di aggregazione fra mamma e bambino, arreca delle proibizioni, dei limiti che delimitano, seppur tutelano il figlio. Le prescrizioni riscontrate, sotto forma di imposizioni, avvertimenti, calunnie o sollecitazioni, tendono ad essere ampliate, in correlazione alle riluttanze adoperate al fine di risolvere la complessità di Edipo.
Maggiormente vigoroso risulta essere codesto gruppo tanto più vigoroso sarà il Super-Ego. Il Super-Ego eleverà la valenza di regola dell’atteggiamento adulto, di primordio morale per perfezione, di consapevolezza morale a tutti gli effetti, raffigurante gli ingiuntivi stabiliti dagli istitutori.
Il contenimento o l’arresto delle corrispettive vigorose pulsazioni vitali, conferiscono una frustrazione e di segnale durevole che comporta agitazione, paure, malesseri ipocondriaci e perdita d’autostima, per l’inefficienza dell’Io di appagare le vigorose ambizioni narcisistiche. Le fluttuazioni fra <<l’eccedenza dell’ambizione e la cognizione della colpa>>, fra <<ambizione e colpa>>, fra <<colpabilità e brama>>, fra <<captatività e oblatività>>, delineano una tendenza ciclotimica della tonicità dell’umore.
Ciò implica stadi alternati di iperattività e inerzia, di istintività e considerazione, di combattività e peccato o attribuzione non esistenti, attinenti la contravvenzione religiosa e morale.
La responsabilità e il carico col quale dedicarsi all’attività lavorativa, lo fanno divenire un soggetto affermato, seppur affetto da peggioramenti di afflizione incrementate da continue indecisioni sulle corrispettive condizioni e pregi. La permalosità e la vigorosa rettitudine lo fanno divenire ipersensibile a qualunque esame ed avvenimento. L’inefficienza e l’introversione di intrecciare relazioni affabili e di amistà, gli ostacolano il colloquio e l’eventualità di scorgere chiarificazioni e comparazioni. L’agitazione, trattenuta per lunghi periodi, il più delle volte sfocia in crolli di rabbia aggressiva o esternazione di combattività, sorvegliabile in maniera difficile e che comportano il senso di colpa. Tende a sentirsi detestabile, fastidioso e avente la colpa di crimini non compiuti, disadatto per l’universo e indegno dell’assoluzione divina.
Il deprezzamento di sè stesso, la sensazione di allontanamento e la mancata capacità di istituire una relazione autentica con altre persone, lo fanno divenire alquanto sensibile alle delusioni e a condizioni di privazione realistica o fantasmatica. Codeste tendono a incitare dispotici crolli di stima di sè stessi, emozioni di dispregio e di autocombattività ch tendono a concludersi col togliersi la vita o una graduale separazione emotiva schizoparanoide.
Regolamento
Deterioramento
Stato emozionale. Afflizione; affezioni scombinate. Affaticamento della psiche. Temperature fredde, condizioni metereologiche fredde. Di notte: dal crepuscolo all’albore. Mercurio. Alcool. Ioduro di potassio. Condizioni metereologiche nuvolose. Stagione invernale.
Ottimizzazione
Temperature fresche; clima schiuso. Abluzione fredda. Nel momento in cui diviene rovente. Arte dei suoni. Movimento. Luna nuova.