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Allenamento Vibratorio: che cos’è, come fare, cosa serve esempi di allenamento

Allenamento Vibratorio: che cos'è, come fare, cosa serve esempi di allenamento

Risultante essere un sistema di condizionamento del corpo consistente nell’utilizzo di vibrazioni mediante l’utilizzo di pedane vibranti nonché sistemi di potenza della muscolatura consistenti sull’allenamento di resistenza mediante l’uso di carichi eccedenti e del callisthenics è l’allenamento vibratorio.

Che cos’è l’allenamento vibratorio?

Subentrante date le ricerche nell’ambito aerospazio, laddove risulta essenziale conservare la funzione motoria e la densità delle ossa data la mancanza di gravità, codesta attività risulta essersi propagato soltanto da pochi anni.

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Ricerche svolte sui probabili benefici dell’allenamento vibratorio per quanto concerne l’attività risultano avversi, sebbene solitamente risultano essere di irrilevante importanza e altre sì discordanti. Tuttavia, molteplici sono i soggetti che non riconoscono la veritiera efficienza di codesta attività.

Molteplici affermano che codesta attività abbia la capacità di causare l’accrescimento dei quantitativi di testosterone e somatotropina, con conseguente riduzione del concentramento di cortisolo. L’accrescimento dei quantitativi di testosterone e di somatotropina risulta essere dovuto alla funzione dei metabo-recettori muscolari, in quanto l’abbassamento degli stimoli motori e delle risposte per quanto concerne la zona muscolare scheletrica permetterebbero la limitazione dell’essiccazione del cortisolo.

Codesta attività, laddove replicata, causa compromissioni ormonali stabilizzate al fine di testimoniare la corrispettiva stabilità di adeguamento delle funzioni neuromuscolari.

Come fare e a cosa serve allenamento vibratorio

Codesta attività tende ad essere svolta presso la propria abitazione oppure presso palestre, mediante il sostegno di un personal trainer. Naturalmente, in base a dove si svolge l’attività, l’obbligo risulta essere differente non soltanto per quanto concerne il quoziente economico bensì anche quello di tempistiche. Sul commercio molteplici risultano essere i servizi che necessitano di tecnica e di bisogni peculiari.

Il primario stadio sulla pedana vibrante risulta prevedere la sistemazione di un’anamnesi al fine di ottenere una quotazione complessiva precedentemente al sottoporsi all’attività. Ciascuna vibrazione vanta della reazione del corpo attraverso le contratture della muscolatura, in quanto gli strumenti vanno dai 25 alle 50 volte al secondo.

Lo svolgimento di codesta attività risulta essere il veritiero quoziente delimitante l’attività. La propagazione delle vibrazioni si ha attraverso un tratto delle articolazioni verticale, sebbene non avvenga. Al fine di ovviarla, risulta opportuno trattare le angolazioni articolari, le quali tendono a risultare dei veri e propri ammortizzatori.

Nel corso dell’attività risulta pertanto opportuno non prolungare eccessivamente le articolazioni, al fine di ovviare il fastidio alla testa. Ciascun allenamento non supera i 25 minuti di durata, con una vibrazione per 15 minuti, intervallando momenti di attività a riposo. L’assiduità dell’allenamento cambia in base a quanto prescrive il personal trainer ed in base allo scopo.

Nel caso in cui la vibrazione meccanica dovesse essere utilizzata correttamente, risulta possibile ottenere risultati benevoli salvo si mantenga un atteggiamento posturale congruo. Al fine di ottenere benefici eccellenti, il vigore deve essere alto. Tuttavia, essendo costruito su protocolli HIT, l’atteggiamento posturale da adoperare sulla pedana vibrante risulta essere essenziale, in quanto sgravi causerebbero disturbi nella zona lombrare e cervicale, nonchè senso di risonanza al capo.

La postura maggiormente efficiente al fine di escludere problematicità, prevede atteggiamenti posturali con anca in retroflessione, conservando un’attività isometrica nella zona addominale, al fine di contenere i visceri e scaricare parzialmente la zona lombare. In tal modo, risulta opportuno ottenere un rafforzamento del core, ovviando l’iperlordosi ed abbassando i sintomi dolenti.

Per quanto riguarda l’azione di risonanza al capo, risulta essenziale formulare le primarie sessioni in maniera che nell’atteggiamento posturale eretto, il peso corporeo venga ripartito sulla zona anteriore del piede. Per quanto concerne i neofiti, risulta opportuno, durante la primaria sessione, svolgere:

  • processo di sensibilizzazione diaframmatica e regolamentare;
  • processo di sensibilizzazione della trazione isometrica nella zona del tronco, addominale e muscolare;
  • eliminare gradualmente la zona del trapezio;

L’efficienza di svolgere la vibrazione meccanica deve essere il punto essenziale durante l’attività di vibrazione.

Durante la’attività di sovraccarico congiunta al whole body vibration, codesta attività risulta essere una metodologia che mette in azione ciascuna caratteristica benefica conferendo esiti efficienti. Tuttavia, si consiglia di stimolare soltanto tre stadi muscolari a sessione, dato l’alto vigore e l’esaurimento neuromuscolare che si ottiene nel corso dell’attività sportiva.

Esempio di allenamento vibratorio

Arti inferiori

  • Squat con uso di pedana vibrante, vigore 40 hertz, largezza 2-3 mm low, tempistica 45 secondi;
  • Squat con uso di bilancieri, ripetizione per 10-12 volte;
  • Squat con uso di pedana vibrante, vigore 35 hertz, larghezza 4-6 mm High, tempistica 30 secondi (da ripetere tre volte con intervalli);
  • Squat con uso di bilancieri, ripetizione per 10-12 volte (da ripetere tre volte con intervalli);

Zona addominale

  • Crunch avanti con uso di pedana vibrante, vigore 40 Hertz, larghezza 2-3 mm low, tempistica 30 secondi;
  • Crunch avanti, ripetizioni per 15-20 volte;
  • Crunch avanti con uso di pedana vibrante, vigore 50 hertz, larghezza 2-3 mm low, tempistica 30 secondi (da ripetere tre volte con intervalli);
  • Crunch avanti, ripetizioni 15-20 volte (da ripetere tre volte con intervalli);

Glutei

  • Ponte per glutei con uso di elastici e pedana vibrante, vigore 40 hertz, larghezza 2-3 mm low, tempistica 30 secondi;
  • Affondi con uso di bilancieri con peso beffardo, ripetizioni per 10-12 volte;
  • Ponte per glutei con uso di elastici e pedana vibrante, vigore 35 hertz, larghezza 24-6 mm hight, tempistica 30 secondi (da ripetere tre volte con intervalli);
  • Affondi con uso di bilancieri con peso beffardo, ripetizioni per 10-12 volte (da ripetere tre volte con intervalli);

 

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