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Tantra: che cos’è, benefici e come si pratica

Tantra: che cos’è, benefici e come si pratica

Il tantra è una filosofia di vita e di cura del proprio corpo, che racchiude in se’, sintetizzandoli, i principi dello yoga, della meditazione e dei massaggi.

Che cos’è il tantra?

La filosofia tantrica è frutto della fusione tra buddismo e induismo. In particolare, secondo una teoria comune, l’induismo avrebbe ereditato il tantra dal buddismo avrebbe poi dato vita alla filosofia stessa.
Prova di ciò è il fatto che i più antichi tantra ritrovati, risalenti al 350 d.C., sono di scrittura buddista.

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L’etimologia del termine trae origine dal sanscrito, e vuol dire letteralmente “telaio, ordito”; secondo alcune libere interpretazioni questo termine può voler dire anche “principio, essenza, dottrina o tecnica”.

Attraverso la fusione della traduzione letterale e di quella libera, si può dire che il tantra contemporaneamente sia una via di liberazione da se stessi, che una via di raggiungimento della propria essenza ed un modo per entrare in contatto con la propria anima.

Il tantra agisce sia a livello fisico che a livello energetico, attraverso la creazione di uno spazio che consente l’armonia tra energia maschile femminile, Shiva e Shakti, lo Ying e lo Yang taoisti.

Lo scopo di questa pratica è di riportare in vita e canalizzare in modo appropriato l’energia Kundalini, la quale è portatrice del segreto dell’illuminazione.

Ancora oggi è aperto il dibattito sulla classificazione del tantra: può essere considerato come una tipologia di yoga o no?

In antichità è indubbio che yoga e tantra venissero considerate due discipline separate e diametralmente opposte

  • Lo yoga classico ha alla propria base l’esperienza Purusha, ossia l’uomo come testimone dell’anima che si allontana dalla natura, per sottolineare la scissione e la rottura profonda tanto con la natura, quanto con la vita e il mondo fenomenico; è proprio per questo che rinunciamo a tutto ciò
  • Il tantra, invece, parte dall’estremo opposto. Accetta la divinità dell’anima individuale ma non parte dal polo spirituale, bensì da quello materiale, Prakriti la Matrix creatrice. E’ proprio la materia ad essere la divinità principale dell’umanità; e l’umanità stessa su di essa proietta tutta la propria irrazionalità

Tuttavia, nonostante questa separazione iniziale, con il tempo la disciplina del tantra si è riversata sia nel lamaismo tipico del buddhismo sia nel taosimo (dottrina tipica cinese), arrivando al giorno d’oggi ad una fusione completa di tali discipline. Tale fusione, però, risulta esistere soltanto nella pratica, perché a livello teorico continuano ad essere discipline diametralmente opposte tra di loro.

Benefici del tantra

Per riuscire a comprendere a pieno quali benefici il tantra potrebbe apportarci, bisognerebbe capire prima di tutti i modi di trasmissione dello stesso. E’ risaputo, infatti, che esistono due cammini del tantra:

  • il cammino della mano sinistra, a cui appartengono tutte le pratiche che rientrano nell’unione sessuale tra uomo e donna. La sfera sessuale, infatti, viene considerata come parte integrante del cammino spirituale. Il cammino della mano sinistra è frutto dell’idea che la conoscenza sia non razionale, occulta e non comunicabile attraverso processi logici o verbali, attraverso il linguaggio umano, ma necessita di un linguaggio che parli all’interiorità del praticante.Uno dei linguaggi metaforici può evidenti, semplici e alla portata dell’uomo era proprio il linguaggio sessuale,che serviva a descrivere i processi dell’alchimia.
  • il cammino della mano destra, a cui appartengono tutte le pratiche che comportano un’unione di tipo energetico tra uomo e donna. Al giorno d’oggi, molte scuole occidentali e alcune scuole di origine indiana di vama marga, ovvero sentiero della mano destra, non interpretano più le metafore sessuali e le mettono direttamente in pratica.

I benefici sono sia fisici che mentali. Il primo e più grande beneficio è sicuramente il raggiungimento dell’autoconoscenza, attraverso la meditazione la posizione e il respiro.
Altri benefici sono:

  • maggiore fluidità dei movimenti corporei grazie alla pratica delle asanas, ossia delle posizioni che favoriscono l’armonizzazione di tutte le energie del nostro corpo
  • migliore controllo del respiro attraverso il pranayama, ossia attraverso l’estensione della dimensione del prana (respiro). In questo modo si riorganizza l’energia vitale del corpo, stabilizzare la mente e sviluppare un livello superiore di coscienza
  • tranquillità della mente, che si trasforma in una tranquillità nella vita quotidiana attraverso la meditazione tantrica

Elementi principali del tantra

Sin dall’antichità, stando alle nostre attuali conoscenze, in riferimento alle tecniche tantriche si citano tre elementi principali: mantra, yantra e mandala, a cui vanno aggiunti i mudra i nyasa.

  • mantra: la scienza del mantra si incentra sulle modificazioni e su tutti i cambiamenti della materia, la quale viene intesa come energia. Infatti, secondo la scienza sappiamo che l’universo è nato proprio da energia, attraverso il Big-Bang. In tal modo, attraverso la meditazione ci ricolleghiamo al nostro suono interiore figlio del suono del Big-Bang
  • yantra: sono dei diagrammi che si basano sulle forme della geometria sacra. Le stesse forme rimandano ai concetti di principi eterni ed energie senza tempo;sono frutto della combinazione costante di numeri irrazionali e sequenze magiche (come il Pi-greco e la sequenza di Fibonacci). Ognuna di queste energie può essere canalizzata in un nostro corrispettivo fisico, simbolo del superamento delle stesse (come ad esempio il DNA)
  • mandala: non sono simbolo di una precisa energia, bensì dell’universo nella sua interezza, di come entrino in contatto tra loro microcosmo e macrocosmo. Con il mandala, a differenza dello yantra, non ci si concentra sulla forma finita, bensì sulla creazione dello stesso, che ci allinea con l’universo
  • mudra: vengono anche chiamati sigilli. Vengono considerati come gli equivalenti delle asana, con l’unica differenza che si fanno con le mani. In questo caso si parte dal presupposto che la mano nella sua interezza rappresenti l’universo, mentre le dita rappresentino i suoi cinque elementi. La deduzione è che, lavorando sulla propria mano, si possa lavorare sia sul macrocosmo che sul microcosmo
  • nyasa: sono i legami che sussistono tra i mantra e i punti nascosti del nostro corpo, che prendono il nome di marma. Il legame si compone sia dell’apertura dei chakra sia della liberazione della kundalini e lo sviluppo di tutti i canali di energia.

Come si pratica il tantra

Il massaggio tantrico sfrutta ogni principio della scienza tantrica per stimolare alcuni punti del nostro corpo ad alto contenuto energetico. Infatti, la persona che viene stimolata in tali punti prova un grande piacere sensoriale e migliora significativamente la propria consapevolezza e autostima. 
Il suo punto di partenza sono degli antichi insegnamenti indiani, che prendono spunto dalle idee delle culture pre-vediche.
Era molto utilizzato, ad esempio, dall’antica popolazione degli Harappa, che da millenni era stanziata in India. Siccome la donna veniva associata all’acqua, il massaggio tantrico veniva praticato in case con una grande piscina.  Viene praticato attraverso dei tocchi lievi, delicati e circolari.
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