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Olio essenziale di Cipresso: proprietà, utilizzi e controindicazioni

Olio essenziale di Cipresso: proprietà, utilizzi e controindicazioni

L’olio essenziale di cipresso viene ricavato dalla pianta Cupressus sempervirens, facente parte delle Cupressaceae. Questo vanta importanti proprietà, nonché un’azione espettorante ed importanti attività per quanto riguarda il sistema circolatorio, tosse e cellulite.

Caratteristiche del cipresso

Il cipresso è un albero sempre verde molto alto, cupo, dalla figura snella e con una chioma affusolata, a forma di piramide e dai molti rami. Le sue foglie sono a squame, rivolte le une verso le altre oppure aperte in cima, dal colore verde scuro, e crescono su rametti a cilindro.

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Presenta dei fiori non molto appariscenti, uniti in infiorescenze unisessuali, mentre i suoi frutti, chiamati galbuli o gazzozzole, altro non sono che dei coni legnosi tondi e divisi in squame separati una volta maturi.

Per ottenere l’olio essenziale di cipresso, si suole adoperare soltanto i rametti più giovani, e viene distillato attraverso correnti di vapore. Una volta pronto, questo presenta una profumazione calda, balsamica e resinosa

Proprietà dell’olio essenziale di cipresso

In quanto vasocostrittore, l’olio essenziale di cipresso viene molto consigliato ai soggetti con problemi di circolazione, che soffrono di cellulite e ritenzione idrica, emorroidi, varici e capillari fragili, e combatte inoltre la comparsa di edemi curando anche gli ematomi.
In quanto antireumatico, viene consigliato per combattere reumatismi e dolori alle articolazioni.

In quanto antidepressivo, l’olio essenziale di cipresso, se inalato, va a riequilibrare il sistema nervoso, addolcendo probabili cambiamenti ed aiutando a superare stadi depressivi dovuti a perdite di cari o a problemi sentimentali.

Questo funge anche da espettorante, e quindi adoperato ad uso esterno combatte tosse, pertosse, tracheite e bronchite.

Utilizzi dell’olio essenziale di cipresso

L’olio essenziale di cipresso, viste le numerose azioni, in altrettanti modi può essere adoperato:

Diffuso negli ambienti. Basta 1 goccia di olio essenziale di cipresso per ogni mq della stanza in cui deve essere diffuso, attraverso un bruciatore per oli essenziali. Può essere anche inserito negli umidificatori dei termosifoni al fine di regalare serenità.

Per un bagno tonificante. Basta 1 goccia nell’acqua della vasca, emulsionandolo energicamente. Restare in ammollo per almeno 10 minuti, cosicché da beneficiare dell’azione decongestionante su sistema circolatorio e linfatico

Ad uso esterno. Bastano 1 o 2 gocce diluite su un cucchiaino di miele per combattere la tosse. Il procedimento deve avvenire a stomaco pieno.

Controindicazioni dell’olio essenziale di cipresso

E’ sconsigliato l’uso interno dell’olio essenziale di cipresso durante:

  • gravidanza
  • allattamento
  • per donne iperestrogeniche.

Alcuni cenni storici sul cipresso

→ Il cipresso nasce nella regione mediterranea, e viene prevalentemente posto all’interno dei cimiteri, questo perché le radici si estendono in maniera corrispondente ai rami che formano la chioma superficiale. Per cui, il cipresso sviluppando le radici in profondità in maniera verticale, non va ad intaccare la stabilità delle tombe.

→ In Persia, dove era molto diffuso lo Zoroastrismo, nel 600 a.C., il cipresso veniva associato al culto dei morti, già a partire dai tempi più antichi, in quanto simbolo di vita eterna. 

→ I Greci solevano associare il cipresso al lutto, ovvero nel dolore provato in seguito ad un decesso, e quindi ricordato nel mito di Ciparisso. Costui era un bellissimo principe molto caro ad Apollo dio del sole, in quanto gli aveva insegnato l’arte della musica e l’utilizzo dell’arco, per cui gli era stato dato in custodia un sacro animale, ovvero un cervo con corna d’oro. In seguito ad una battuta di caccia però Ciparisso lo uccise erroneamente, sprofondando in una grande prostrazione. Apollo intenerito volle aiutarlo ad alleviare il suo dolore, e questi in risposta gli chiese vita eterna, in modo tale da poter piangere per sempre il suo cervo adorato. Fu così che Apollo lo ricoprì di un mantello verde, tramutò le lacrime in foglioline dal verde cupo che andarono a coprire volto e mantello del giovane, mentre i piedi indurendosi finirono nella terra: al suo posto comparve così un maestoso cipresso.

→ Così come i Greci, anche Romani ed Etruschi riprendono il mito del cipresso, legato quindi al lutto e al funereo; e quindi non solo come ornamento.

→ Per i cristiani, il cipresso, così come la palma, il cedro e l’ulivo, rappresenta uno dei 4 legni con il quale fu costruita la croce di Gesù.

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