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Morso di Cane: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Morso di Cane: che cos'è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Risultante essere una lesione causa di un comportamento reattivo dell’essere animale, solitamente per ragioni di difesa, è il morso del cane.

Che cos’è il morso di cane?

Solitamente, il morso risulta essere arrecato da essere animali ignoti oppure col quale il soggetto martire ha un rapporto. Sporadicamente, codesto trauma risulta essere dovuto da cani randagi. I cani risultano essere essere animali aventi dentatura grande, avente la capacità di causare:

  • bruciatura in superficie
  • squarcio tessutale
  • lesioni acute
  • fratture delle ossa
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Al di là delle cause, il morso di cane determina complicazioni di differente tipologia, ponendo il soggetto martire al pericolo di incorrere nel tetano e nella rabbia.

Sintomi

Il morso del cane causa un trauma di spessore differenziabile. Il danneggiamento varia a seconda dell’accostamento di:

  • grandezza dell’essere animale
  • tipologia di lesione
  • zona del morso di cane
  • salute del soggetto che è affetto dal morso di cane

La lesione, difatti, compromette ulteriormente la muscolatura, il nervo, i vasi arteriosi e venosi, i tendini, le articolazioni e le ossa.

Nel caso in cui il morso di cane dovesse intaccare le aree del cervello, dell’addome e delle vie aeree, il movente risulta essere maggiormente preponderante e prevedono il trauma respiratorio, danneggiamenti cerebrali ed emorragie intraperitoneali. Sporadicamente, il morso del cane risulta essere letale.

In caso di subentro, la morte è causa di un trauma ai vasi sanguigni oppure agli organi vitali. Il morso del cane, solitamente, risulta essere una lesione alquanto complessa. La dentatura comporta rotture dei tessuti nella zona della cute nonché contusioni e fratture delle ossa. In caso di strappamenti, il morso del cane risulta coeso ad un preponderante mancanza dei tessuti superficiali e avvallati.

Gli arti risultano essere la zona maggiormente compromessa, sebbene gli infanti fra i 5 e i 10 anni risultano essere solitamente morsi al cranio e al collo, manifestando lesioni di una preponderante complessità. Le mani risultano essere alquanto soggette ad infezioni. Il morso del cane deve essere curato in maniera giusta, poiché soggetto ad infezione.

I patogeni rintracciabili all’interno della cavità orale e dentale dell’essere animale tendono ad essere spostati all’interno dei tessuti deteriorati del soggetto martire mediante la coesione. In compresenza di determinati fattori di pericolo, codesti microrganismi risultano causare infezioni localizzate e proliferate internamente all’organismo.

Infezioni maggiormente contigui in merito alle complicazioni del morso del cane risultano essere:

  • pasteurella spp
  • staphylococcus spp
  • streptococcus spp
  • moraxella spp
  • corynebacterium spp

Il martire, in aggiunta, risulta essere soggetto al pericolo di essere affetti da tetano e rabbia. Ulteriori patologie da infezione subentrate congiuntamente al morso del cane risultano essere leptospirosi e infezioni da virus erpetico. Il morso del cane comporta ulteriormente ascessi dei tessuti avvallati e osteomieliti.

Naturalmente, l’incursione di un essere animale selvatico accresce codesta eventualità, sebbene la circostanza che subentrino codeste complicazioni necessita di consulto specialistico, sebbene la lesione risulti essere leggera e non gravosa.

Nel caso in cui all’avvio il morso del cane dovesse causare gravosi rischi, contrariamente, risulta opportuno giungere al pronto soccorso.

Cause

Le cause per il quale un essere animale azzanna l’essere umano risultano non avere spiegazione. Ciò nonostante, risulta essere opportuno affermare che nel momento dell’aggressione si presenta con un morso non risulta essere sempre causa dell’essere animale.

Nel caso in cui un animale dovesse mordere non sta a significare che risulti essere maligno oppure violento. Il morso risulta essere un’azione che subentra in varie condizioni. L’essere animale tende a mordere:

  • per difesa da un attacco fisico
  • per percezione di minaccia
  • per spavento oppure stress
  • per difesa e tende a tenere sotto controllo quanto valuta proprio

Al di là dell’atteggiamento caratteriale dell’essere animale, risulta possibile congiungere ulteriori cause quali:

  • atteggiamento educativo scorretto cui fa fede il proprietario
  • atteggiamento di gioco inadeguato nel corso dell’età infantile
  • impiego dell’essere animale nel corso della lotta e di ulteriori operosità che favoriscono reazioni violente al fine di difendersi

Diagnosi

Il trauma a seguito del morso di cane necessita di visita accurata. Lo specialista ispeziona anzitutto la zona della cute compromessa, affinché si quoti:

  • la grandezza e tipologia di lesione
  • lo stadio di avvallamento e danneggiamento muscolare, dei nervi e dei tendini
  • lesioni di infezione, come rossori, edemi, grandezza dei linfonodi e compresenza di essiccazione di pus

Determinate sintomatologie coese al morso di cane risultano essere dei segnali. Il subentro di codesti segnali necessitano di consulto specialistico. Durante la fase susseguente al morso di cane, la zona risulta essere dolorosa, rossastra, rovente e tumefatta. Nella zona del trauma e dei tessuti limitrofi subentrano prurigine e modificazioni della percettibilità. Successivamente al morso di cane, subentrano sintomatologie sistemiche, quali: rigurgito, voltastomaco, spossatezza muscolare e febbrile.

Possibili cure

La cura del morso di cane risulta differente in base all’entità. Tuttavia, il maggior numero delle lesioni risulta risolvibile ovviando operazioni particolari, sebbene si presenti inizialmente gravoso e necessiti di consulto specialistico.

Susseguentemente al morso di cane, bisogna anzitutto depurare la zona traumatica, utilizzando acqua. Questo rimuove rimanenze di sporcizia e di batteri rintracciabili all’interno della lesione. Solitamente, il morso di cane causa infezione in quanto codesti procedimenti tendono a non essere svolti in maniera congrua.

Al fine di porre fine alla fuoriuscita di sangue, bisogna pigiare sulla lesione mediante utilizzo di panno sterile e palpare per 2 minuti. Nel caso in cui la ferita dovesse espellere sangue, bisogna porre una compressione per ulteriori 5 minuti. Alla fine, è opportuno prosciugare accuratamente con garza pulita e riporre un disinfettante ponendo al di sopra un bendaggio oppure un cerotto. Si sconsiglia di ovviare l’occlusione della lesione con cerotti steril strip, in quanto risulta maggiormente vantaggioso curare il trauma facendolo traspirare.

Solitamente, nel caso in cui il trauma dovesse essere in superficie e il soggetto dovesse essere in salute, il pericolo di infezione si riduce e non risulta opportuno fare utilizzo di antibiotici.

Codesti prodotti farmacologici risultano raccomandati dallo specialista al fine di curare lesioni ad elevato pericolo oppure soggette ad infezione. La tempistica della profilassi antibiotica risulta essere solitamente di 5 giorni. Nel caso di cellulite, ascessi oppure ulteriori complicanze perdura per un lasso temporale maggiore e necessita di esami colturali.

L’ospedalizzazione risulta essere prescritta ai soggetti con maggior gravità. Lo specialista deve tener conto dello stato di immunizzazione nei confronti del tetano. Per quanto concerne il pericolo di rabbia, risulta essere consigliata una vaccinazione, antecedentemente allo studio di determinate situazioni, come:

  • tipologia di trauma
  • zona dove è successa la situazione
  • essere animale domestico oppure selvatico

Nel caso in cui l’essere animale dovesse essere turbato e volesse mordicchiare, bisogna:

  • rimanere calmi e avere un comportamento calmo
  • differenziarsi dalla stimolazione e dal movente causa di codesto atteggiamento nell’essere animale, innalzando il guinzaglio mediante dei leggeri strappi al fine di allentare l’accortezza

Prendere in considerazione determinati atteggiamenti comportamentali tende a comportare la riduzione dei pericoli di incorrere in morsi. Anzitutto, bisogna tenere a mente che è opportuno relazionarsi prudentemente con l’essere animale ovviando atteggiamenti causa di paura e minaccia.

Un essere animale, difatti, tende ad essere irascibile con facilità e dunque reagire con imprevedibilità in caso di minaccia da atteggiamento che ai propri occhi appare invasivo oppure nel caso in cui dovesse essere indisposto nel corso della consumazione dei pasti, dell’assopimento e del nutrimento verso i figli.

Risulta essenziale spiegare agli infanti di non dare fastidio agli esseri animali e di invocare concessione al proprietario antecedentemente al toccare l’essere animale. Alfine, gli infanti devono giocherellare con i cani seppur sotto controllo dei soggetti adulti.

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