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Morbo di Alzheimer: che cos’è, sintomi, cause e possibili cure

Morbo di Alzheimer: che cos'è, sintomi, cause e possibili cure

Il Morbo di Alzheimer è una malattia neurodegenerativa, progressiva ed irreversibile, che va ad intaccare direttamente il cervello. Nelle persone anziane, la patologia simboleggia una comune forma di demenza che porta a perdere quelle che sono le funzioni cognitive: la patologia, impedisce al soggetto di svolgere le più comuni attività, visto che intacca le aree cerebrali, e quindi le zone che controllano la memoria, il pensiero e la parola.

Nelle sue prime fasi, il morbo risulta ambiguo e spesse volte viene sottovalutato; mano a mano che progredisce, però il soggetto trova sempre più difficoltà a svolgere le mansioni quotidiane, dimostrando anche dei disturbi al comportamento.
Molti soggetti in fase avanzata del morbo di Alzheimer, manifestano:

  • allucinazioni
  • disturbi alimentari
  • incontinenza
  • difficoltà a camminare
  • comportamenti inopportuni

Il soggetto, nella fase finale del morbo di Alzheimer, peggiorerà definitivamente, non riuscendo più a controllare le sue reazioni emotive ed il suo comportamento: si perderà definitivamente la propria autonomia.

Si giunge alla morte per via di un deterioramento psico-fisico. La malattia va ad assestarsi dopo circa 8\15 anni. Ad oggi non è stata ancora trovata una cura adeguata al morbo di Alzheimer; i vari farmaci e terapie hanno solo il mero scopo di rallentare il decorso della patologia, cosicché il malato possa mantenere attive le proprie funzioni cognitive per più tempo.

Sintomi del morbo di Alzheimer

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I vari sintomi che caratterizzano il morbo di Alzheimer possono essere i seguenti:

  • Amnesia anterograda. Il malato non ricorda più gli eventi recenti, mantenendo invece un buon ricordo degli eventi passati.
  • Aprassia. Il soggetto non riesce a compiere azioni comuni come fischiare, cucinare e così via.
  • Agnosia. Il soggetto non riesce a riconoscere cose precedentemente a lui note.
  • Anomia. Il soggetto non riesce a nominare il nome di oggetti che comunque conosce.
  • Disorientamento spazio-temporale. Il soggetto malato non riesce più a rispondere a semplici domante come “che giorno è oggi”, “in che mese siamo”, “dove ci troviamo ora”.
  • Acalculia. Il soggetto non riesce ad effettuare semplici operazioni matematiche.
  • Agrafia. Il soggetto non riesce a scrivere.
  • Mancanze intellettive. Il soggetto non riesce a ragionare, giudicare o pianificare.
  • Mutamenti dell’umore.

Cause del morbo di Alzheimer

Tutt’oggi ancora non si sanno per certo quali possano essere le cause del morbo di Alzheimer: quello che si sa con certezza, è che i danni cerebrali compaiono già molti anni prima che i sintomi della patologia si facciano evidenti.

I cosiddetti gomitoli neurofibrillanti, proliferano nella zona più remota del cervello, sviluppando placche e “gomitoli”. I neuroni sani cominceranno a perdere le loro funzioni fino a morire definitivamente.
Si è a lungo pensato che le cause portanti di questa serie di eventi a livello cerebrali, siano forse legate a dei fattori genetici, ambientali o legati allo stile di vita. 

Possibili cure al morbo di Alzheimer

Come precedentemente detto, al morbo di Alzheimer non vi è cura! 
I farmaci e le terapie esistenti mirano soltanto a rallentare la progressione della malattia, contenendo così i sintomi.

Farmaci

La terapia farmacologica per trattare il morbo di Alzheimer non deve essere causale, ovvero che va a colpire le cause portanti, ma deve essere di tipo sintomatico, che mira cioè a rallentare il manifestarsi della malattia.

I farmaci ad oggi più utilizzati, e quindi approvati sono:

  • Farmaci che mirano alla cura del morbo
  • Farmaci che mirano a correggere i disturbi del comportamento

La terapia non deve ovviamente essere solo farmacologica. E’ importante infatti affrontare altri trattamenti emotivi, sociali, psicologici e comportamentali. 
Lo scopo dei suddetti è quello di migliorare la qualità di vita del paziente, rallentando così la progressione della patologia.

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