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Ginestra: che cos’è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

Ginestra: che cos'è, proprietà, utilizzi e controindicazioni

La ginestra dei carbonai, il cui nome botanico è cytisus scoparius, è un arbusto di piccole dimensioni appartenente alla famiglia delle Fabaceae.

A questa pianta sono attribuite diverse proprietà medicamentose, tra le quali un’importante capacità sedativa, depurativa dell’organismo, vasocostrittrice e lassativa. Scopriamo insieme proprietà, benefici e modi d’uso della ginestra!

Proprietà e benefici della ginestra

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La ginestra contiene diverse componenti che le conferiscono numerose proprietà medicamentose utili per il benessere dell’organismo, dei quali il più importante è la sparteina, un prezioso sale responsabile dell’azione tonica che la ginestra esercita sul cuore, regolandone la frequenza cardiaca. Altrettanto importanti sono la citisina, l’acido caffeico, l’acido tannico e la luteina.

Grazie a queste speciali componenti, la ginestra esercita una funzione antireumatica, alleviando i dolori causati dalle infiammazioni delle articolazioni, catartica, favorendo la purificazione dell’organismo, ed emetica, che si rivela particolarmente utile in caso di avvelenamento poiché stimola il senso di nausea ed il vomito. Non solo, la ginestra esercita anche un’azione diuretica che stimola l’espulsione dell’urina.

Utilizzi della ginestra

È importante tenere a mente di utilizzare la ginestra con moderazione poiché, se usata in quantità eccessive, potrebbe risultare tossica per chi la adopera.

Della ginestra si utilizzano soprattutto i semi, ricchi di principi attivi e proprietà benefiche per l’organismo, ed i fiori raccolti appena schiusi, con i quali è possibile realizzare un infuso diuretico.

Realizzare un infuso di fiori di ginestra è semplicissimo: vi occorreranno un cucchiaino di droga e circa 200 ml d’acqua. Dovrete portare l’acqua sul fuoco fino al punto di ebollizione e, una volta fatto ciò, riversarvi dentro la ginestra e lasciare in infusione, a fuoco spento, dai dieci ai venti minuti. Passato il tempo di infusione dovrete filtrare e bere la bevanda ottenuta.

Controindicazioni ed effetti collaterali della ginestra

È sconsigliabile abusare di ginestra poiché, se assunta a grandi dosi, potrebbe risultare tossica per chi ne fa uso: dosi eccessive di ginestra potrebbero causare senso di nausea, vomito e diarrea.

L’uso di ginestra sarebbe da evitare nelle seguenti situazioni:

  • in gravidanza;
  • in allattamento;
  • in caso di infezioni o infiammazioni a carico dei reni;
  • in presenza di ipertensione, a causa del contenuto di tiramina.

Habitat e descrizione della pianta

La ginestra è una pianta originaria dell’Europa occidentale, ma in generale tende a crescere nei luoghi in cui le temperature non sono troppo rigide: Medio Oriente, Nord Africa e nelle isole della Macaronesia. Preferisce località asciutte e soleggiate che si trovano sulle colline o alle estremità dei boschi.

Si tratta di un arbusto erbaceo di piccole dimensioni, solitamente intorno ai due metri d’altezza, appartenente alla famiglia delle Fabaceae. I rami si presentano lisci, senza peli, molto flessibili, mentre le foglie sono piccole, picciolate e trifogliate. I fiori sono di un intenso colore giallo-oro e tendono ad avere un buon profumo. I frutti della ginestra sono legumi appiattiti che, una volta maturati, assumono un colore nero; il frutto contiene dagli otto ai dodici semi, anch’essi neri.

Curiosità e cenni storici

La ginestra è una pianta largamente apprezzata già da tempi antichissimi: gli antichi Romani e gli antichi Greci, infatti, erano soliti utilizzarla per attirare le api in modo tale che producessero più miele.

Il nome botanico della pianta, Cytius scoparius, è un aperto riferimento all’utilizzo tradizionale che si faceva dei rami di questo piccolo arbuto: l’uso popolare vuole che i suoi rami venissero legati insieme per essere usati come scopa, soprattutto per pulire i camini, motivo per il quale viene chiamata anche ginestra dei carbonai.

Sempre l’uso popolare vuole che i rami fioriti venissero utilizzati come ornamento durante la Pentecoste.

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