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Eritrasma: che cos’è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Eritrasma: che cos'è, cause, sintomi, diagnosi e possibili cure

Risultante essere un’infezione da batterio che compromette le piaghe della cute, specialmente dell’inguine, con conseguente fuoriuscita di chiazze rossastre-scure senza sintomatologie è l’Eritrasma.

La patologia tende a compromettere lo stato salutare degli uomini, dei soggetti in età avanzata e degli adulti. La risoluzione risulta essere ottimale, in quanto cura i traumi attraverso prodotti farmacologici con antibiotico specifico.

Causa dell’Eritrasma

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Risultante essere un’infezione dovuta dal Corynebacterium minutissimum, e dunque un batterio difteroide che rientra nella flora della cute è l’Eritrasma. La patologia subentra nelle zone con elevato livello di umidificazione e compromette le aree affette da pieghette della cute, dove tende a formarsi un’area umidificata con tormento incentivante la propagazione dei batteri.

Lo strofinamento e le lesioni leggere che deteriorano la superficie cornea conferiscono l’entrata nella cute di microrganismi solitamente mansueti. Codesti esseri sviluppano porfirine, molecole fotosensibili, dal quale si deve la luminescenza della tonalità rossastra tendente al corallo che risulta visibile all’interno dell’eritrasma utilizzando la luce di Wood.

Il contagio risulta essere sporadico, in quanto il batterio causa della patologia è presente internamente all’epidermide ugualmente nei pazienti in buona salute. Tuttavia, risultano essere cause rilevanti:

  • l’iperidrosi.
  • l’obesità.
  • il diabete mellito.

Sintomi dell’Eritrasma

Codesta patologia subentra mediante la fuoriuscita di chiazze della cute (cosiddette macule) di tonalità bruna oppure rossastra scura, che all’inizio hanno dimensione ridotta sebbene possano propagarsi notevolmente. Spesso, risultano compresenti leggeri traumi nella zona limitrofa.

Lo strato superficiale della cute risulta essere levigato e soltanto in rari casi composto da secrezione. Le aree maggiormente comunitarie risultano essere le pieghetta dell’inguine, laddove la ghiandola entra in connessione con la gamba, o con le labbra e le coscia. Ulteriori zone soggette a trauma risultano essere:

  • Ascelle
  • Piega interglutea
  • Piega sottomammaria
  • Ombelico
  • Zona interdigitale del piede
  • Aree di chiusura

La zona interdigitale risulta essere l’area comunitaria dell’eritrasma nelle zone tropicali. Tuttavia, spesso risulta connessa ad ulteriori infezioni. I traumi di codesta patologia risultano sprovviste di sintomatologie, sebbene in altri casi possa essere soggetta a prurigine e secchezza nonché infiammazioni. La prurigine è dovuta all’eccedenza di sudore e alla vita sedentaria.

Diagnosi dell’Eritrasma

La diagnosi risulta strutturata secondo il quadro clinico, e dunque l’identificazione delle macchie della cute. Il test svolto utilizzando la lampada di Wood, incentiva la differenziazione della patologia da ulteriori infezioni che presentano le medesime dimostrazioni.

La lampada di Wood risulta essere uno strumento che sprigiona radiazioni UVA. Sviluppatate dal Corynebacterium sono le porfine, le quali assimilano le radiazioni UVA e causano l’emissione di luce rossastra tendente al corallo alquanto particolare. Contrariamente, l’infezione da fungo dovuta al Microsporum canis, causa l’emissione di luce verdognola, contrariamente ad ulteriori dermatofiti evidenziati nelle aree dell’inguine e che non causano emissione di luce.

Colto attraverso peculiari terre di coltivazione è il Corynebacterium minutissimum, il quale tende ad essere prelevato alla coltura del pus dal trauma della cute attraverso uso di tamponi e dunque evidenziato fra i difteroidi. Codesto procedimento tuttavia tende a non essere prediletto, in quanto non essenziale per la diagnosi.

Risulta pertanto opportuno differenziare dalla tinea cruris l’eritrasma, in quanto la stessa risulta essere un’infezione da fungo dovuta da Epidermophyton floccosum, Tricophyton rubrum oppure Trichophyton mentagrophytes. Risulta essere un trauma maggiormente rilevante e secco, solitamente avente delle pustole che causano eccessivo prurito. Risultante essere un’infezione legata alla Malassezia furfur e che compromette la zona dell’inguine nonchè traumi cutanee del tronco è la pitiriasi versicolor.

Maggiormente soggetta a prurigine contrariamente all’eritrasma è l’intertrigine da Candida albicans, sebbene il quadro clinico risulti paragonabile. Il test attraverso l’utilizzo della luce di Wood risulta essenziale al fine di differenziare le patologie. Similare all’eritrasma risulta essere la psoriasi. Al fine di evidenziarla, risulta importante essere a conoscenza dell’anamnesi soggettiva e familiare del soggetto e specialmente identificare i traumi della psoriasi in ulteriori aree del corpo.

Possibili cure dell’Eritrasma

Per quanto concerne la prognosi dell’Eritrasma risulta essere favorevole in quanto reagisce positivamente al trattamento curativo con uso di antibiotici. L’eritrasma spesso però viene sottoposto a recidiva, soprattutto in compresenza di moventi incentivanti, come: l’eccessiva espulsione di sudore, l’obesità ed il diabete mellito.

Il trattamento prevede utilizzo di prodotti farmacologici con antibiotici. Risulta possibile usare gel contenenti benzoilperossido, e dunque componente dalla funzione antibatterica. Laddove l’infiammazione dovesse essere propagata notevolmente, risulta possibile sottoporsi ad una ridotta sessione di eritromicina da somministrare per via orale (all’incirca 250 mg al dì per 1 settimana).

Tuttavia, non vi è alcun trattamento curativo capace di affermare l’eliminazione del subentro della patologia.

Per quanto concerne il trattamento preventivante, prevede la rimozione dei moventi cause dell’eritrasma, come l’obesità e  l’eccessiva fuoriuscita di sudore. A tal punto, risultano ottimali i bagni contigui attraverso uso di pulenti antibatteri (quali la Clorexidina).

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