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Chinesiterapia: che cos’è, funzione, come si esegue e per chi è indicata

Chinesiterapia: che cos'è, funzione, come si esegue e per chi è indicata

Conosciuta ugualmente col denominativo di chinesioterapia oppure chinesiatria, la chinesiterapia risulta essere un trattamento terapico che prevede la coesione di un duplice termine greco Kinésis e dunque movimento e therapeía e dunque cura oppure rimedio. Per tale motivazione, la terminologia chinesiterapia sta a significare precisamente metodo di cura attraverso il movimento.

Che cos’è la Chinesiterapia?

Dunque, risulta essere un trattamento curativo che viene attuato mediante il moto. Vi sono svariati trattamenti, metodologie e stati di operosità, dunque tale denominazione risulta essere alquanto elusiva.

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Per quanto concerne la terminologia, precisamente consiste nel trattare la condizione attraverso il moto. Per tale motivazione, i chinesiologi, i fisioterapisti, i fisiatri, gli osteopati, i chiropratici e molteplici specialisti del campo medico non convenzionale tendono svolgere tale trattamento curativo. Risulta tuttavia opportuno precisare che, sebbene sia stato approvato dagli studi di accademia, i soggetti che risultano essere adatti a svolgere tale trattamento curativo risultano essere il chinesiologo ed il fisioterapista.

Dunque, laddove il termine chinesiterapia consiste nell’utilizzo della chinesiologia, colui che risulta essere il migliore a praticare tale trattamento risulta essere il laureato in scienze motorie, in quanto avente nozioni rilevanti riguardo alle funzione di salvaguardia e la riabilitazione della funzionalità.

La legge 4/2013 non soltanto ha tale licenza, ma vede il chinesiologo essere inserito nell’albo dell’Unione Nazionale Chinesiologi (U.N.C.). Questo perchè la chinesiterapia svolge azione riabilitativa mettendo in pratica svariate tecniche di stimolazione manuale, così come il fisioterapista. Per tale motivazione, non vi è solitamente una differenziazione definita riguardo i corrispettivi lavori, questo perché, mentre le due posizioni lavorative hanno in comune metodologie e strumentologie, al tempo stesso hanno abilità alquanto peculiari che contraddistinguono i due lavori.

Dunque, risulta probabile affermare che il lavoro svolto dal fisioterapista risulta essere preparatorio e fondamentale rispetto al chinesiologo e che per tale motivazione ha obiettivi alquanto differenti pur essendo connessi. Pertanto, lo schema che tende a seguire ed estratto dall’Associazione dei Laureati in Scienze Motorie e Diplomati ISEF, sintetizza le distinzioni fra la fisioterapia e la chinesiologia.

Funzioni della Chinesiterapia

Risultante essere un trattamento terapici alquanto usato e sviluppato durante il XX secolo è la chinesiterapia. Risulta essere un trattamento specialistico avente la funzione di districare i tessuti, i quali, indurendosi, mettono a repentaglio il movimento fisiologico articolare.

Il movente peculiare della mancata flessuosità dei tessuti ed abbassamento dell’esplorazione delle articolazioni risultano essere:

  • Lesioni muscolari e tendinei;
  • Fratture alle ossa;
  • Lesioni al sistema nervoso centrale e periferico;
  • Sbilanciamento delle articolazioni;
  • Operazioni di chirurgia che hanno bisogno di prolungate tempistiche di stabilità;
  • Condizioni di regresso e genetiche delle articolazioni ossee, dei muscoli e dei tessuti nervosi;

Ulteriore obiettivo, tale trattamento curativo risulta connesso all’accrescimento del vigore e la riluttanza muscolare fondamentali al fine di incentivare il moto articolare.

Come si esegue la Chinesiterapia

Tale trattamento curativo risulta connesso al moto di varie zone del corpo umano. Attraverso il trattamento terapico automatizzato, lo specialista combatte il contenimento delle articolazioni costringendo in maniera progressiva il moto.

Le terapie curative presentano una tempistica che va dai 30 ai 60 minuti ed una forza che stima le tempistiche di risoluzione del problema, ovviando effetti collaterali, dunque dolenza. Dunque, ciò agevola il riacquisto a gradi del moto delle articolazioni su ciascun fattore fisiologico.

Tale trattamento terapeutico risulta suddiviso in un triplice stadio:

  • Chinesi passiva, e dunque accostato dal chinesiterapista;
  • Chinesi assistita, movimento operato dal chinesiterapista congiuntamente al soggetto, il quale, riesce a portare il peso della porzione del corpo;
  • Chinesi attiva, operazione operata dal soggetto;

Data l’avanzamento del trattamento terapico, la chinesiterapia tende a tramutarsi e modificarsi in trattamento terapico motorio riabilitativo. Tale trattamento difatti tende ad essere solitamente connesso alla massoterapia, al trattamento terapico posturale, al convincimento neuro-motorio e all’uso di svariate strumentalizzazione elettroniche (ad esempio tecarterapia, ultrasuoni, tens, onde d’urto, ecc..) ottimali al fine di:

  • Abbassare la dolenza e l’infiammazione;
  • Distendere i tessuti;
  • Incoraggiare la vascolarizzazione;

Per chi è indicata la Chinesiterapia

Tale trattamento terapico risulta operabile ugualmente autonomamente, sebbene solitamente i soggetti ricorrano, successivamente al consulto specialistico, alla terapia per mano di ortopedici, fisiatri, ecc.

La funzione di tale trattamento tende ad essere operata all’interno della sanità pubblica (e dunque presso ospedali ed ASL) oppure presso studi privati (come ambulatori e cliniche). Risulta in aggiunta alquanto propagata presso le strutture medico sportive e presso centri riabilitativi.

Al fine di svolgere codesto trattamento terapico, risulta opportuno che gli ambiti abbiano l’idoneità per operare secondo la legge igienica e di attendibilità operativa.

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