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Brachialgia: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Brachialgia: che cos’è, sintomi, cause, diagnosi e possibili cure

Risultante essere una patologia dolente che compromette la funzionalità degli arti superiori ed è causata dalla compressione ed infiammazione del nervo spinale del collo è la Brachialgia.

I denominativi Brachialgia e radicolopatia cervicale risultano essere sinonimi adoperati in medicina al fine di individuare la dolenza agli arti superiori il cui movente è la compressione e l’infiammazione del nervo spinale del collo.

Le radiche nervose maggiormente soggette da tale condizione risultano essere le vertebre C7 e C6. Fra i soggetti giovani, tale condizione risulta solitamente connessa ad ernie discali cervicali. Contrariamente ai soggetti di età avanzata, laddove la dolenza neuropatica risulta solitamente connessa al rimpicciolimento della zona foraminale e spinale.

Cause della Brachialgia

Tale condizione presenta sintomatologie connesse a molteplici condizioni patologiche, come:

  • Peggioramento decadente delle articolazioni intravertebrali;
  • Artrosi cervicale;
  • Ernia al disco cervicale;
  • Patologie legate ai dischi cervicali;
  • Osteofiti, e dunque fastidio peculiare delle articolazioni e che risultano connesse all’accatastamento preponderante del calcio nella cartilagine articolare;
  • Preponderante decadimento del disco, il cui movente risulta connesso all’avanzamento dell’età;
  • Prolasso intervertebrale;
  • Spondilosi;
  • Stenosi spinale;
  • Tumori alla colonna vertebrale;

Laddove il soggetto risulta spesso soggetto ad infezioni alla colonna vertebrali, attività lavorative forzate, attività fisica con uso eccessivo di pesi e tabagismo, alquanto elevata è la possibilità che esso incorra nella Brachialgia.

Sintomi della brachialgia

I soggetti aventi Brachialgia spesso tendono ad avere un preponderante fastidio nell’area del nervo rigida. La dolenza che tende a propagarsi, compromette ulteriormente l’area della scapola e della cervice, causando solitamente la parestesia ed il decadimento nonché la mancanza di vigore muscolare.

Tale condizione tende in aggiunta a mutare l’ipersensibilità cutanea dell’arto superiore verso il nervo affetto. Il soggetto dunque manifesta un’abbassamento dell’ipersensibilità alle stimolazioni meccanizzate della cute, sino alla totale cervicobrachialgia, e dunque fragilità della muscolatura dell’arto superiore congiuntamente alla dolenza della cervice.

Diagnosi della Brachialgia

Soggetti affetti da dolenza cervicale contigua e propagata nell’arto superiore, ricorrono ad esami diagnostici, ottimali al fine di avere ulteriori informazioni riguardo il movente causa della brachialgia.

Difatti, successivamente all’aver compreso il movente di base della dolenza, risulta probabile scegliere il trattamento curativo migliore e dettagliato. Il test prevede una susseguenza di analisi, come:

  • Anamnesi, e dunque lo studio e stimolazione manuale del medico, il soggetto avente brachialgia abbassa il capo nell’area laddove vi è il trauma nervoso e mantiene il collo irrigidito;
  • Analisi di imaging del rachide cervicale, come Radiografia (che permette l’individuazione ossea e dei tessuti del collo), TC (evidenziando modificazioni delle strutture ossee del rachide cervicale causa della brachialgia), TC + mielografia (al fine di evidenziare la complessità della contrattura al rachide cervicale, evidenziando il posizionamento della pressione del midollo spinale, MRI (e dunque analisi al fine di evidenziare le eventuali condizioni cui è soggetto il tessuto molle);
  • Elettromiografia, analisi ottimale al fine di evidenziare le difformità della radica nervosa ed ovviare probabili moventi neurologici;

Possibili cure della brachialgia

Vi sono svariate probabilità di trattamenti curativi che permettono di risolvere la dolenza causa della brachialgia. Tuttavia, il ricorso a trattamenti curativi vari variano a seconda del movente di base del fastidio.

Prodotti farmacologici

L’utilizzo di prodotti farmacologici antidolorifici tende ad alleviare la dolenza. Dunque, i FANS, gli oppioidi e spesso i prodotti farmacologici anticonvulsivanti, tendono ad essere usati durante i trattamenti terapici.

Nel momento in cui la dolenza di presenta preponderante e dunque deteriora prepotentemente i regolari stili di vita e relazionali del soggetto, lo specialista prescrive il ricorso a punture a base di anestetizzanti da iniettare all’interno del nervo implicato e che causa dolenza. Tale iniezione di prodotti farmacologici tende ad essere svolta mediante la TAC.

Successivamente a tale processo radiologico, i soggetti manifestano i primari benefici in quanto la dolenza strettamente connessa alla brachialgia diminuisce notevolmente e pertanto la singolare avversità risulta connessa all’azione lassativa che scompare dopo poco, causando pertanto una dolenza alquanto fervente.

Interventi di chirurgia

Contrapposto ai prodotti farmacologici, il soggetto spesso soluziona la problematicità della Brachialgia attraverso trattamenti terapici fisici che consistono in fisioterapia, stimolazione manuale specifica, agopuntura ed osteopatia.

Nel caso in cui i trattamenti terapici non presentano risoluzione, risulta opportuno sottoporre il soggetto ad operazioni di chirurgia strettamente connessi al movente di base, dunque:

  • Discectomia: nel caso in cui tale condizione risulta connessa all’ernia del disco cervicale. L’operazione prevede l’eliminazione del disco affetto da ernia attraverso il taglio all’interno del collo. Dopo di che, il disco tende ad essere supplementato da una ridotta scheggia ossea estratta dal bacino del soggetto;
  • Foraminotomia: Operazione avente la capacità di affievolire la compressione svolta sulla nervatura pressata internamente al forame intervertebrale;
  • Laminectomia: e dunque l’estrazione della lamina delle vertebre affette, attraverso l’incisione del condotto vertebrale che agevola la correzione di malformazioni e traumi, causa della brachialgia;
  • Supplenza del disco cervicale attraverso l’inserimento di una protesi;

In tali condizioni, pertanto, il neurochirurgo porta il soggetto a prediligere l’operazione di chirurgia adeguata alla sua problematicità.

 

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