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Abbronzatura artificiale: che cos’è, come si effettua e controindicazioni

Abbronzatura artificiale: che cos'è, come si effettua e controindicazioni

Risultante essere un trattamento che permette di conferire colore alla pelle mediante l’utilizzo di strumenti aventi lampade ultraviolette, e dunque attraverso l’utilizzo di lampade conosciute col denominativo di lampade abbronzanti, è l’abbronzatura artificiale.

Che cos’è l’abbronzatura artificiale?

Coloro che non vogliono ovviare la tonalità abbronzata della pelle nel corso dell’inverno, dunque, fanno utilizzo delle lampade artificiali. Ad oggi, l’ipersensibilità ai pareri in relazione agli intrighi dei raggi solari risulta essere incrementata, e molteplici soggetti sono a conoscenza degli effetti negativi delle lampade abbronzanti e dei raggi UV.

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Nel caso in cui non si voglia ovviare l’abbronzatura, il ricorso all’abbronzatura artificiale necessita di accortezze, affinché si ovviino effetti collaterali e complicanze.

Dunque, dato che i danneggiamenti dovuti alle lampade solari risultano essere similari ai danneggiamenti causa dei raggi solari, risulta ottimale fare fede a dei semplici passaggi, quali:

  • esposizione ai raggi artificiali con progressività
  • usare prodotti di cosmesi congrui, scegliendo l’SPF di protezione a seconda della propria pelle
  • salvaguardare gli occhi, usando occhiali di protezione, poiché i danneggiamenti causati agli occhi risultano preponderanti e l’esemplificata occlusione delle palpebre non risulta essere un fattore protettivo bastevole
  • ovviare l’esposizione prolungata, in quanto i raggi UV si congiungono ai raggi solari. Al fine di ottenere un’azione aggiuntiva accresce dunque il rischio di malattie della cute

Come si effettua l’abbronzatura artificiale

Primari strumenti per l’abbronzatura subentrarono negli USA attorno agli anni ’60. Risultavano essere dei accessori utilizzati per l’utilizzo presso le pareti domestiche con un’efficienza e un’attendibilità ridotta a differenza delle odierne tecnologie.

Ideate in base a fondamenti di cultura e dal ridotto costo, sono stati affermati similmente a prodotti rassicuranti e benevoli, contrariamente al sole che data la contigua riduzione dello strato d’ozono, diventava alquanto rischioso. Durante le ultime annualità, le lampade UVA ad elevata compressione acquisiscono diffusione.

I corrispettivi filtri hanno la capacità di abbassare l’esposizione ai raggi UVB che risultano essere maggiormente rischiosi per quanto concerne l’evidenziazione dell’eritema cutaneo. Risultano difatti essere i filtri il fattore maggiormente essenziale di codesti dispositivi e gli errori di produzione oppure l’inadeguato controllo comportano preponderanti danneggiamenti alla pelle.

Le radiazioni UVA, sebbene comportino un ridotto rossore della cute, presentano al tempo stesso un vigore di abbronzatura ridotto. Dunque, incentivando il vigore delle radiazioni, accrescono maggiormente anche i raggi solari.

Ad oggi, vi è una legge chiara in relazione alle lampade abbronzanti che divide le stesse in 4 diversificati complessi:

  • lampade ultraviolette di tipo 1, le quali hanno la capacità di sprigionare specialmente raggi UVA e un quantitativo inferiore di raggi UVB
  • lampade ultraviolette di tipo 2, le quali hanno la capacità di sprigionare raggi UVA e un quantitativo delimitato di raggi UVB
  • lampade ultraviolette di tipo 3, le quali hanno la capacità di sprigionare raggi a ridotta compressione che siano di tipo A oppure B
  • lampade ultraviolette di tipo 4, le quali hanno la capacità di sprigionare un quantitativo di radiazioni UVB maggiore a differenza dei raggi UVA

Controindicazioni dell’abbronzatura artificiale

Ad oggi, le tecniche adoperate per l’abbronzatura artificiale risultano essere sprovviste di effetti collaterali, sebbene la corrispettiva mancata naturalezza causa perplessità a ricercatori del campo.

In aggiunta, seppur risultano meno invasive delle radiazioni ultraviolette di categoria B, i raggi UVA non appaiono ingenui. Determinate ricerche attestano che sebbene abbiano carenti effetti passivi a ridotto lasso temporale, al tempo stesso tendono a comportare preponderanti modificazioni. Al di là di questo, i raggi ultravioletti di categoria A risultano essere i principali moventi del conosciuto fotoinvecchiamento.

Risulta essere noto, difatti, che coloro che tendono ad esporsi eccessivamente alle radiazioni ultraviolette, incorrono ad un deterioramento della cute prematuro, costituito dalla fuoriuscita di inestetismi quali le chiazze della cute e le rughe.

Tra gli effetti collaterali, vi sono:

  • eritemi
  • ustioni
  • dermatite solare
  • fotocheratiti
  • danneggiamenti oculari
  • tumore della cute, come il carcinoma basocellulare, il melanoma e il carcinoma a cellule squamose

Sebbene risulti essere proliferata e adoperata da differenti soggetti, l’abbronzatura artificiale risulta essere una tecnica estetica che vanta di avvertenze.

Solitamente, l’utilizzo dell’abbronzatura artificiale risulta non essere raccomandato a soggetti che:

  • hanno un elevato quantitativo di nei sul corpo e sul volto
  • risultano ipersensibili ai raggi solari e maggiormente affetti a bruciature da sole
  • hanno problemi di tumori della cute
  • risultano avere un’età inferiore ai 18 anni
  • si sottopongono a trattamenti curativi a base di prodotti farmacologici antinfiammatori, antibiotici e prodotti farmaceutici fotosensibilizzanti
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