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Fitwalking: che cos’è, benefici, quante calorie si perdono e controindicazioni

Fitwalking: che cos’è, benefici, quante calorie si perdono e controindicazioni

Il fitwalking è un’attività fisica, basata sui principi dell’allenamento delle discipline aerobiche, elaborata dall’ex marciatore olimpico italiano Maurizio Damilano, il quale ha racchiuso nella sua guida Camminare Bene (2008) tutti gli accorgimenti necessari a trarre il massimo beneficio dalla camminata sportiva.

Esistono tre grandi famiglie di fitwalkers:

  • Life style: a questa categoria appartengono i camminatori che svolgono il fitwalking per puro svago, che preferiscono il camminare al prendere i mezzi per muoversi. Queste persone non hanno particolari obbiettivi dal punto di vista sportivo, ma sono attratte dalla filosofia di vita legata al camminare;
  • Performer style: a questa famiglia appartengono gli appassionati del fitwalking che coltivano anche un interesse per gli aspetti sportivi, che uniscono il piacere del camminare all’attenzione per il dimagrimento e la tonicità muscolare;
  • Sport style: questa categoria coinvolge i soggetti sportivi, che si allenano quotidianamente anche al fine di partecipare ad eventi e gare, ma anche al fine di affrontare sfide personali come lunghe camminate con specifici obiettivi di tempo.

Benefici del fitwalking

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Il fitwalking apporta diversi benefici al nostro corpo: in primo luogo, camminare almeno un’ora al giorno vi aiuterà a combattere la pigrizia contrastando l’insorgere di malattie cardiovascolari legate alla sedentarietà, ed è inoltre uno sport adatto a è affetto da problemi di diabete o disturbi cardiaci.

Oltre a migliorare notevolmente l’umore, praticare fitwalking per un’ora permette di bruciare 300 kcal e contemporaneamente aiuta a tonificare alcune aree del corpo facendo meno fatica rispetto ad altri sport, che lo rende adatto anche a persone con un importante sovrappeso che avrebbero difficoltà a praticare altri sport.

Come praticare il fitwalking

«Non dobbiamo reimparare a camminare – dice Maurizio Damilano – ma perfezionare o correggere il nostro modo di farlo per ottenere i massimi benefici e poterci muovere facilmente e senza dolori, stanchezza muscolare e tensioni articolari».

Praticare questo sport in modo sbagliato, quindi camminare scorrettamente, può provocare seri danni alla postura e all’apparato muscolo-scheletrico. Non basta, quindi, solo uscire di casa ed iniziare a camminare, ma esistono dei piccoli accorgimenti a cui fare attenzione per rendere piacevole e benefica l’esperienza del fitwalking; vediamoli insieme:

  • I piedi: la posizione corretta che il piede deve assumere nel momento dell’appoggio al suolo è leggermente esterna; questa posizione deve essere mantenuta anche durante il completo appoggio a terra sino al raggiungimento del massimo punto di spinta. Il piede deve toccare terra partendo dal tallone, poi deve aderirvi completamente, e lasciare terra in corrispondenza della punta dell’alluce, utilizzando la caviglia come perno.
  • Le gambe: le gambe svolgono una duplice funzione:
    – Sostegno: in questa fase le gambe aiutano il piede a sostenere il corpo in tutto il suo movimento, dall’impatto del tacco con il suolo sino alla spinta;
    – Spinta: in questa fase, attraverso l’utilizzo dei muscoli posteriori della coscia, l’avanzamento successivo alla spinta acquista vigore.
    Il movimento delle gambe deve essere energico così da percepire tutto il lavoro compiuto dai muscoli.
  • Le anche: il ruolo delle anche e del bacino nel fitwalking è quello di permettere al passo di sviluppare la giusta velocità e di mantenere fluida e naturale l’azione; è dunque di fondamentale importanza non forzarsi ad assumere una postura rigida e “da robot”, ma di muoversi in maniera del tutto naturale.
  • Il tronco: il tronco deve formare una linea immaginaria continuativa tra testa e malleolo, restando quindi sempre in asse con le gambe.
  • Le braccia: sarebbe opportuno piegare le braccia a 90° (cioè ad angolo retto) mentre si pratica il fitwalking, compiendo un movimento di oscillazione in avanti e indietro con un movimento opposto a quello delle gambe. Non è un dato conosciuto da tutti, ma le braccia sono un’ulteriore spinta all’impulso della camminata.
  • Le spalle: il busto va mantenuto ben eretto e le spalle, che assecondano il movimento delle braccia, devono restare morbide e cadere verso il basso. Attenzione quindi a non contrarle, irrigidirle o piegarle eccessivamente in avanti o indietro, perché rischiate di irrigidire anche collo e schiena incappando in scoccianti dolori e infortuni.
  • Il collo e la testa: il collo e la testa incidono in maniera importante sulla postura; devono infatti essere mantenuti ben dritti per permettere alla colonna vertebrale di “allinearsi” ed “allungarsi”, ma, come sempre, non dovete assumere posizioni innaturali o troppo rigide: tutto deve restare assolutamente morbido e naturale.

Non temete: facendo sempre attenzione a seguire queste dritte, queste tecniche per camminare bene diventeranno gradualmente automatiche. Con la pratica migliorerete notevolmente il vostro modo di camminare e ne scorgerete i vantaggi anche nella vita quotidiana.

Quante calorie si perdono con Fitwalking?

Facendo 30 minuti di Fitwalking si bruciano circa 220 calorie.

Camminare Bene di Maurizio Damilano

Come precedentemente accennato, Maurizio Damilano, l’iniziatore italiano di questa disciplina e campione olimpionico di marcia, ha elaborato questo testo scorrevole e chiaro nel quale svela le tecniche per camminare bene e a lungo e permettendo di raggiungere anche velocità elevate, allegando inoltre pagine dedicate ai consigli sullo stretching e ai piani di esercizi.

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