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Meditazione e insonnia: tecniche per riuscire a dormire al meglio

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Quante volte vi è capitato di girarvi e rigirarvi nel letto, a notte fonda, con il solo desiderio di riuscire ad addormentarvi? Ammettiamolo, non riuscire a dormire è una delle esperienze più frustranti che possa capitare.

Le cause di questo disturbo possono essere diverse, molto spesso, tuttavia, la principale è la difficoltà nel gestire lo stress.

A tale problema, la meditazione e lo yoga possono essere un rimedio efficace per curare l’insonnia e i disturbi legati al sonno.

La meditazione

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La meditazione è la pratica che si utilizza, solitamente, per conoscersi a fondo e lavorare su se stessi, e deve essere praticata in uno stato di profonda pace e quiete interiore, che si verifica quanto la mente è circondata da calma e silenzio.
Per cui, una delle prime cose da fare se non si riesce a dormire potrebbe essere porsi in una stanza completamente isolata e al buio. Nel caso in cui non si possano verificare tali condizioni si potrebbero utilizzare, ad esempio, dei tappi per orecchie o delle mascherine oscuranti.

Tecniche di meditazione

Le tecniche che si possono mettere in atto attraverso la meditazione sono svariate, per rilassare la mente e abbassare il volume del vociare continuo dei nostri pensieri, alleviare i sintomi dello stress e migliorare la qualità della nostra vita.
Semplicemente occorre trovare la tecnica più adatta ad ognuno di noi.

  • La visualizzazione: questa tecnica fa in modo che la nostra mente si concentri sulla nostra capacità d’immaginazione. Basterà, ad esempio, immaginarsi in luoghi e situazioni piacevoli e rilassanti. Per metterla in atto completamente bisogna stendersi supini e con le mani lungo il corpo
  • Ascoltare musica: ascoltare dei suoni, purchè siano rilassanti ovviamente, può essere un ottimo rimedio per sconfiggere i disturbi del sonno

La respirazione

Un’altra tecnica utile per dormire è quella della respirazione. Bisogna stendersi al buio rilassando completamente il corpo e focalizzando l’attenzione sulla respirazione. Quest’ultima deve essere regolare e profonda. Questa tecnica rientra, inoltre, nei principi della filosofia e medicina ayurvedica, durante questa pratica gli occhi della mente dovrebbero vedere l’aria, so forma di energia, entrare ed uscire dal nostro corpo. Un consiglio utile da mettere in atto, potrebbe essere quello di respirare più lentamente possibile.

L’alimentazione

Per riuscire a dormire bene, oltre alla tecniche sopracitate, è molto importante tener presente anche l’alimentazione. Infatti, si consiglia di non appesantirsi troppo a cena o prima di andare a dormire in generale, bensì di consumare pasti freschi e leggeri. Importante è anche il consiglio di non andare immediatamente a dormire dopo mangiato, ma di aspettare che siano trascorse circa due ore della digestione.

Lo Yoga

Lo Yoga Nidra, tecnica tratta dal Mahanirvana Tantra, ossia un’opera dedicata al culto dei Tantra (insegnamenti spirituali), può essere molto importante per riuscire a dormire. Esso infatti, porta al rilassamento del nostro corpo attraverso la tecnica del sonno apparente.
Altra tecnica da utilizzare, è la posizione semplice dello Yoga SyhKhasana, con la quale si allinea la colonna vertebrale con il resto del corpo e si rilassa il respiro. Questa tecnica è molto utile per sciogliere le tensioni ed aiutare a ritrovare la calma.

I benefici della meditazione

Sono diversi i benefici che la meditazione, e quindi un sonno corretto, possono portare al nostro organismo, tra cui:

  • Abbassa la pressione sanguigna
  • Abbassa i livelli di lattato nel sangue, riducendo così il rischio di attacchi d’asma
  • Diminuisce i problemi collegati all’ipertensione come: mal di testa, ulcere insonnia, problemi articolari e problemi muscolari
  • Aumenta la produzione di Serotonina, che mette di buon umore
  • Protegge il sistema immunitario
  • Aumenta il livello di energia
  • Aumenta la produzione di Melatonina, l’ormone del sonno. La melatonina nei soggetti normali viene prodotta dalla ghiandola pineale durante le ore notturne, durante i soggetti affetti da insonnia, invece, tale produzione cala e di conseguenza c’è bisogno di integrarla.
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