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Enzimi Vegetali: cosa sono, dove si trovano, benefici e controindicazioni

Enzimi Vegetali: cosa sono, dove si trovano, benefici e controindicazioni

Con il termine enzimi si intendono delle molecole proteiche quale ruolo è quello di regolare le reazioni del metabolismo dell’intero organismo. Esse hanno il compito di attivare e quindi velocizzare i diversi processi biologici fondamentali per la nostra sopravvivenza.

Cosa sono gli enzimi vegetali?

Enzimi vegetali ed enzimi digestivi posseggono funzioni molto simili tra di loro, anche se si differenziano per alcuni fattori. Gli enzimi vegetali, infatti, danno lo start alla digestione nello stomaco, iniziando ad agire almeno un’ora prima che l’organismo inizi la digestione.

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Mentre stiamo mangiando, masticando, andiamo a rompere la membrana cellulare liberando così tutti gli enzimi che si trovano nel cibo, i quali, a loro volta, iniziano a digerire tutto ciò che abbiamo assunto.
Ad oggi è stato possibile riconoscere ben 4 gruppi di enzimi vegetali presenti in cibi di origine vegetale, ovvero:

  1. Proteasi, i quali vanno a rompere i legami delle proteine, creando delle catene di aminoacidi più brevi;
  2. Amilasi, semplificano i polisaccaridi in disaccaridi, quali lattosio, maltosio e saccarosio;
  3. Lipasi, i quali vanno a scindere i legami dei trigliceridi tramutandoli in acidi grassi singoli e glicerolo;
  4. Cellulasi, i quali sono i diretti responsabili per quanto riguarda la digestione di alcuni carboidrati come la cellulosa.

Caratteristiche degli enzimi vegetali

Senza enzimi non ci sarebbe assolutamente vita, in quanto risultano essere gli unici componenti capaci di cominciare il processo digestivo, facendo così in modo che i cibi vengano scomposti in costituenti di base in maniera sufficientemente piccola da essere poi digeriti ed assorbiti dal corpo umano, sviluppati da altri enzimi ed infine eliminati in quanto rifiuti.

Ogni singolo enzima ha un ruolo a sé, ad esempio, l’enzima con il compito di scindere i grassi non va ad agire su proteine o carboidrati. Gli enzimi sono molto importanti per quanto riguarda il benestare del corpo umano, ed una scarsità di essi, anche uno solo, potrebbe significare gravi disturbi. 

E’ possibile suddividere gli enzimi in 3 diverse categorie:

  1. Enzimi vegetali, i quali si presentano in natura in frutta, verdura ed ulteriori cibi di origine vegetale, ed hanno il ruolo di cominciare il processo digestivo.
  2. Enzimi digestivi, i quali vengono generati dal corpo cosicché da aiutare nella digestione e nell’assorbimento dei cibi all’interno dell’intestino.
  3. Enzimi metabolici, i quali vengono generati dall’organismo cosicché da permettere difficili reazioni biochimiche.

Tutti questi enzimi vanno ad operare unendosi ad una sostanza specifica, tramutandola poi in un’ulteriore sostanza, agendo in maniera tale da non essere modificati.

Dove si trovano gli enzimi vegetali?

Gli enzimi vegetali sono presenti in tutti i cibi di origine vegetale, ovviamente privi di cottura e trattamenti vari. Laddove questi subiscano cottura e lavorazione, vanno a perdere la maggioranza di enzimi contenuti, costringendo il corpo a produrne degli altri.

Risulta quindi essere una buona abitudine quella di ingerire quotidianamente frutta e verdura crudi, introducendo ogni tanto semi germogliati, quale più importante fonte naturale di enzimi digestivi.

Ad oggi è inoltre possibile trovare vari integratori alimentari fatti con ananas, papaia, kiwi e così via, utili proprio per quanto riguarda la digestione. Gli enzimi derivanti dai funghi sono invece quelli più stabili, in quanto non riescono ad essere degradati facilmente all’interno dello stomaco, oltre ad essere quelli più attivi e funzionanti.

Benefici degli enzimi vegetali

In quanto supporto primario per la digestione, gli enzimi rappresentano uno degli elementi fondamentali per la salute, quindi, laddove andassimo ad intraprendere una dieta sana ed equilibrata, ma priva di enzimi digestivi, non saremmo comunque capaci di assorbire correttamente tutte le sostanze nutritive contenute negli alimenti ingeriti.

Un esempio principale di enzima è rappresentato dalla bromelina, che altro non è che una proteasi contenuta nell’ananas, la quale, scindendo le proteine, permette la riduzione della ritenzione idrica ed infiammazioni, presentandosi utile anche nel processo curativo.
La bromelina funge inoltre da antiossidante, insieme a papaina, contenuta nella papaia, e tripsina, ovvero una proteasi pancreatica. Bromelina e papaina permettono così all’organismo di meglio riprendersi in seguito ad iperaffaticamento.

Gli esperti sogliono infatti consigliare integratori che combinano i suddetti enzimi, cosicché da risultare più efficaci. E’ noto ormai il parere comune secondo il quale gli enzimi vegetali siano quelli più efficaci, visto che resistono meglio alle temperature elevate e negli ambienti acidi, ed operano sia all’interno dell’intestino che dello stomaco.

Gli enzimi attivi operano invece efficientemente sul sistema immunitario, in quanto vanno a regolare i processi infiammatori, e svolgono azione antiossidante ed antiallergenica.

Controindicazioni degli enzimi vegetali

Diversamente da molti integratori con vitamine e minerali, gli enzimi vegetali non presentano pericoli in caso di sovradoggio, e non causano sintomi di tossicità.

Ciò ci fa capire che sono fra gli integratori più sicuri, anche se, per scongiurare la comparsa di problemi, soprattutto se si sta facendo uso di ulteriori integratori o farmaci, è sempre bene chiedere il parere ad un esperto.

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