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Probiotici: cosa sono, a cosa servono e dove trovarli

Probiotici: cosa sono, a cosa servono e dove trovarli

Il termine probiotico, derivante dal greco pro-bios, e significante “a favore della vita”, nasce nel 1908, dall’indiscusso premio Nobel Elie Metchnikiff, il quale affermò che i contadini della Bulgaria vivessero tanto a lungo per via dell’elevata assunzione di latte fermentato. 

Soltanto a partire del 1965, Lilly and Stillwell cominciarono ad adoperare la parola probiotico in quanto descrizione di tutte quelle sostanze che venivano secrete da un organismo, e che fossero capaci di consentire so sviluppo di un altro. Con il progredire della scienza, e con le susseguenti scoperte riguardanti lo scopo fisiologico e terapeutico, il termine ha sempre più ottenuto un significato più chiaro.

E’ fondamentale però non andare a confondere la parola probiotico con quella molto somigliante prebiotico, i quali significano tutt’altro.

Cosa sono i probiotici?

Si parla di probiotici in quanto insieme di microrganismi, i quali consumati in quantitativi adeguati, sviluppano proprietà benefiche per l’interno organismo. Le tipologie primarie risultano essere dei batteri che fanno parte della famiglia dei Lactobacilli, Streptococchi, Bifidobatteri, ed anche lieviti appartenenti ai microrganismi probiotici, quali i Saccaromiceti.

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Le principali peculiarità dei probiotici sono invece:

  • Capacità di metabolizzare il lattosio, quale zucchero che si trova all’interno di latte e derivati.
  • Resistenza al pH gastrico, ma anche agli enzimi digestivi, riuscendo a giungere ancora vivi all’interno dell’intestino.
  • Capacità di colonizzare le pareti intestinali, permettendo un migliore equilibrio fisiologico del microbiota, o per meglio dire, il gruppo di batteri dell’organismo.

A cosa servono i probiotici?

Ai probiotici sono associate molteplici proprietà benefiche, le quali vanno ad interessare i vari apparati che costituiscono l’organismo. Queste funzioni sono:

  • Funzione Difensiva, in quanto questi probiotici operano con le mucose dell’intestino, andando a stimolare il sistema immunitario in loco. Le pareti dell’intestino riescono a proteggersi dai microrganismi pericolosi visto la secrezione di muco ed ulteriori sostanze ad azione antibatterica. I probiotici vanno a rinforzare l’operato dei microrganismi autoctoni che consentono il rilascio delle immunoglobuline A ed M, necessari per le nostre difese immunitarie.
  • Funzione Anti-disbiosi, in quanto la proliferazione di batteri pericolosi all’interno dell’intestino fa sì che si crei una disbiosi, od alterazione della flora batterica. All’origine possiamo trovare differenti fattori, come:
    -> stress
    -> antibiotici
    -> alimentazione sbilanciata.
    Tra le conseguenze che invece vanno a contraddistinguere la disfunzione possiamo trovare:
    -> diarrea
    -> stipsi
    -> meteorismo
    -> intestino gonfio.
    A favore di questa alterazione possono subentrare farmaci specifici per riportare equilibrio nella flora intestinale, così da rendere più forti quelli benefici ed indebolire quelli patogeni.
  • Funzione Metabolica, visto che all’interno dell’intestino ci sono molti processi digestivi, i quali hanno lo scopo di tramutare ed assorbire i nutrienti e sintetizzare le vitamine. I probiotici consentono la digestione degli zuccheri e dei lipidi, permettendo di meglio assorbire degli oligominerali tipo magnesio, calcio e ferro. I probiotici hanno importanti funzioni anche per quanto riguarda la sintesi di vitamina K e vitamine B, quale processo si ha all’interno dell’intestino tenue.
  • Funzione Digestiva, in quanti alcuni probiotici sono molto validi nel tramutare il lattosio di latte e derivati in galattosio e glucosio, visto l’enzima lattasi. Tutti coloro che lamentano un’intolleranza al lattosio, hanno la possibilità di beneficiare dell’azione probiotica.

Ad oggi sono però in corso ulteriori ricerche per quanto concerne le funzioni dei probiotici, in quanto si ritiene che svolgano importante azione per obesità patologie dermatologiche. 

Dove si trovano i probiotici?

I probiotici si trovano fondamentalmente all’interno degli alimenti fermentati. Basti leggere l’etichetta dei latticini, degli yogurt o di alcune bevande probiotiche. Sovente questi li si aggiunge alle cibarie proprio per incrementarne le proprietà benefiche. E’ importante però non andare a confondere questi microrganismo probiotici con i fermenti lattici. 

Infatti i ceppi batterici che formano i fermenti lattici non hanno adeguata resistenza agli enzimi digestivi in seguito all’assunzione, per cui non possono favorire l’aumento della flora intestinale. Esistono però dei cibi i quali contengono naturalmente i probiotici. Tra questi si annoverano:

  • Yogurt latte fermentato, anche se il primo è quello al vertice, in quanto contenente molti probiotici, visti i quantitativi di lattosio fermentato proprio dai probiotici. I ceppi che si trovano, o che vengono aggiunti a questi sono molti, e quasi tutti fanno parte della categoria Lactobacillus, quali L. acidophilus, L. bulgaricus, L. casei, L. rhamnosum e categoria Bifidobacterium come B. lactis.
  • Kefir, quale beveraggio fatto con il latte fermentato, e molto noto in Russia. E’ possibile che contenga varie tipologie di latte, tra cui latte di mucca, capra o pecora. Al suo interno conta importanti quantitativi di Lactobacilli Saccaromiceti.
  • Miso tempeh, molto noti nella cucina orientale, e sono frutto della fermentazione di soia ed ulteriori cereali tipo orzo, riso, e grano saraceno. all’interno di queste cibarie è solita la colonizzazione di Lactobacilli probiotici e vitamina B12. All’interno del tempeh è inoltre possibile trovare importanti quantitativi di fibre prebiotiche.
  • Crauti, molto conosciuti nel Nord Europa, prevalentemente in Austria e Germania, e sono il frutto della fermentazione del cavolo cappuccio. Questi non solo contengono Lactobacilli, ma anche sodio, potassio e calcio. I crauti contengono inoltre importanti quantitativi di vitamina B12 e vitamina C.
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